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«Io non ho paura. Non abbiatene neanche voi!»

In memoria di Aleksej Naval’nyj, morto il 16 febbraio 2024.

La «lingua di legno» alle origini della menzogna ideologica

Visto lo stretto legame che sussiste tra il pensiero e la lingua, non possiamo considerare innocenti i giochi verbali della propaganda. Manifestano una concezione del mondo polarizzata che ha origini antiche, e che si è incarnata in punti nevralgici della storia.

Sacharov, la battaglia dell’«Asceta»

È uscito recentemente il volume Oggetto di sorveglianza. Il KGB contro Sacharov, curato da Memorial. La recensione apparsa sulla rivista «Znamja» rievoca efficacemente l’atmosfera degli ultimi decenni sovietici e il «potere dei senza potere» rappresentato dai dissidenti.

Il nuovo manuale di storia: come instillare l’odio nei giovani

Da quest’anno scolastico, il nuovo testo unificato di storia per i maturandi russi offre la rilettura della storia russo-sovietica celebrandone i fasti e smussandone i disastri. Fino ai nostri giorni, in modo da scagliarsi contro l’Occidente e l’Ucraina. Una grossa responsabilità per chi instilla odio e risentimento nelle giovani generazioni.

Majakovskij, un gigante tradito

La nuova biografia del poeta riesce ad esprimere compiutamente la sua tragica avventura umana, nel contesto di una cultura vivacissima, che stava per essere soffocata.

Un combattente per la libertà che ha perso senza arrendersi

La scomparsa di Igor’ Ogurcov, un dissidente che in epoca sovietica era pronto anche alla lotta armata. Ha detto che il PCUS è morto trent’anni fa, ma il cammino verso la libertà sta appena iniziando.

La resistenza cristiana esiste, e parte dal basso

Una delle anime è la bielorussa Natallja Vasilevič. Ha creato il gruppo «Cristiani contro la guerra» per documentare le sfide che le Chiese devono affrontare oggi se non vogliono restare ai margini del dramma. Pubblichiamo stralci dell’intervista di Marija Turovec uscita nel giugno 2023 sul sito Activatica.org.

Il re è nudo!

La verità è una cosa fragile e i potenti se ne fanno gioco, ma ha la caratteristica di esistere, e di essere data da un Altro.

Oleg Orlov: restare in Russia fa parte del mio lavoro

Oleg Orlov, co-presidente di Memorial, è sotto processo per essersi espresso contro l’aggressione russa all’Ucraina. Diversamente da altri attivisti, ha scelto di rimanere in patria, perché «è importante che giunga una voce dalla Russia».

La responsabilità del bene

Se nessuno è riuscito a impedire la guerra con la sua rovina, possiamo sempre seguire la via della com-passione e della solidarietà.

Memorial internazionale rinasce a Ginevra

Liquidata dalle autorità russe nel 2021, l’associazione Memorial internazionale è stata ricostituita a Ginevra, per coordinare ufficialmente lo studio della memoria delle repressioni e denunciare le violazioni dei diritti umani nel mondo.

Dana Němcová e i «disperati» del dissenso

Dolce, gentile, sorridente: sono gli aggettivi che ricorrono più spesso nel ricordo di Dana Němcová, una delle protagoniste del dissenso ceco, scomparsa l’11 aprile scorso. La sua vita si è spesa per i 7 figli, per i «disperati» degli anni ’70 e i profughi del nostro tempo.

Sconfiggere il drago non basta

Da Charkiv gli attivisti del Gruppo per la difesa dei diritti umani diffondono un bollettino in cui raccontano le iniziative russe contro l’invasione, convinti della necessità di un sostegno reciproco. Amano l’Ucraina ma non fanno sconti al governo, e operano perché l’odio non si radichi nelle giovani generazioni. Intervista al direttore Zacharov.

Grigor’janc, l’eterno dissidente

Sergej Grigor’janc aveva fatto grandi cose per l’informazione indipendente in URSS. Ma anche dopo è rimasto sempre un osservatore lucido e autocritico, che ha colto i motivi della sconfitta del dissenso, ma anche le ragioni della speranza.

Il premio Nobel dalla prigione invoca la riconciliazione nazionale

Il dissidente bielorusso Ales’ Bjaljacki, nonostante abbia ricevuto il Nobel, è stato condannato a dieci anni di detenzione. In aula ha lanciato un drammatico appello a tutti i bielorussi, perché le parti trovino nella collaborazione la via per salvare il paese dal disastro.

Un anno che ci ha cambiato • 3

Per padre Zelinskij lo scandalo maggiore è il consenso degli ortodossi al crimine dell’invasione. Per Lami è l’adesione di molti occidentali ai miti della propaganda russa. Eppure, come dice il russista Hamant, è possibile superarli. Come conferma Sigov da Kiev, resistere è sapere che il senso della vita è presente.

Vladimir Poreš: un dissidente che non ha cambiato strada

Era stato ateo, poi cristiano fervente e ingenuo. Ma la delusione della «rinascita religiosa» tradita non lo aveva reso cinico. È rimasto un cercatore, sino alla fine.

Halík: attenti all’egoismo nazionale e religioso

Dissidente, filosofo e infine teologo, Tomáš Halík rappresenta ancor oggi la vivacità del pensiero ceco, sempre pronto a interfacciarsi col mondo. Nell’intervista parla di Ucraina, globalizzazione e «terzo ecumenismo».

I tre discorsi del Nobel, una voce di civiltà

«Una domanda ci tormenta: abbiamo meritato davvero il Premio Nobel per la Pace?» Le voci dei resistenti: un’alleanza di persone che si sono fatte carico loro sponte della responsabilità civile del passato e del presente.

Petr Uhl, troppo marxista per entrare nel Partito

Petr Uhl, scomparso un anno fa a Praga, non ha mai rinnegato le proprie idee marxiste né durante l’epoca totalitaria, quand’era nel dissenso, e nemmeno dopo l’89, pagando con anni di carcere il proprio impegno a favore dei diritti umani.

Il Nobel a Bjaljacki premia la resistenza bielorussa

L’amore per la tradizione nazionale bielorussa l’ha portato ad impegnarsi in prima linea per il rispetto dei diritti umani. Per questo il premio Nobel per la pace Ales’ Bjaljacki ha fondato il Centro Vjasna. Una spina nel fianco per il regime di Minsk.

Parole proibite: resistenza antimilitarista in Russia

In Russia esistono modi creativi per rompere il silenzio in cui il potere ha relegato l’opposizione alla guerra. È il fenomeno strisciante e invasivo della cosiddetta resistenza visuale.

7 ottobre: il giorno del Nobel è la nostra festa

Cosa può cambiare l’assegnazione del Nobel in una situazione geopolitica devastante? E cosa cambia il digiuno dei cristiani? Eppure molti credono che la coscienza civile e lo spirito umano possano cambiare il mondo. Alcuni commenti al Nobel.

Meeting 2022 • Uomini nonostante tutto

Dalle lettere e dai piccoli regali inviati da padri e madri nel GULag ai figli è nata una mostra straordinaria, che testimonia un’invincibile umanità, più forte del totalitarismo. I materiali appartengono all’associazione Memorial di Mosca, il cui archivio è ora sotto sequestro dello Stato.

Quando il dialogo diventa un incontro

Quando la guerra scava trincee ideologiche e cancella il terreno dove potersi incontrare, è ancora possibile un dialogo che non sia un calcolo ma un reale incontro? E se sì, a quali condizioni? Una serata alla Biblioteca dello Spirito di Mosca ha buttato i cuori oltre l’ostacolo.

Havel: ritratto a più voci di un presidente straordinario

Uscito in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Václav Havel, il libro raccoglie interviste a personaggi direttamente o indirettamente legati alla sua figura. Ne esce un «ritratto a più voci» che getta nuova luce sull’«eroe della Rivoluzione di velluto».

Russia, l’opposizione delle femministe

Tra le file dell’opposizione alla guerra in Ucraina ci sono gruppi diversi, con ideologie anche molto distanti fra loro. L’esperienza femminista ha fatto della creatività la caratteristica fondamentale delle sue azioni.

Denuncio perché non voglio sapere

Rispetto all’epoca sovietica, oggi chi denuncia il dissenso nei confronti dell’«operazione speciale» lo fa soprattutto per evitare di conoscere tutto il male che potrebbe emergere dalle nebbie della propaganda ufficiale.

Un uomo di nome Revolt, scienziato e dissidente

Revolt Pimenov, matematico e dissidente sovietico: l’attaccamento alla verità è stato la bussola di tutta la sua vita. Dalla partecipazione attiva al dissenso dopo l’invasione delle truppe sovietiche in Ungheria, fino alla direzione della filiale di Memorial nell’estremo nord della Russia.

Russia: non tutti si sottomettono

Il rapporto dell’ong OVD-Info è un osservatorio sui fermenti sociali in Russia. Una panoramica sulle iniziative del «nuovo dissenso» civile, censurato e perseguitato. Una galassia di iniziative che non fanno notizia ma aiutano a rimanere liberi.

Strategicamente la guerra è già persa

Bisogna aiutare la gente a capire il senso spirituale di quanto sta avvenendo, questo il tentativo di alcuni pastori ortodossi oggi. Tra di loro padre Andrej parroco a Madrid, teologo e segretario della diocesi di Spagna e Portogallo del Patriarcato di Mosca. Esistono nella Chiesa russa voci libere che infondono speranza, mentre l’ideologia del «Mondo russo» avvelena gli animi.

Oggi pensiamo innanzitutto all’Ucraina

Una dirigente di Memorial riparata all’estero: la situazione russa può cambiare solo dall’interno. Però voi sosteneteci moralmente. La realpolitik ci uccide…

Lettere dalla Russia / 2 / Non possiamo fare più niente… Vieni Signore

Dobbiamo «ricominciare a vivere», tutto è cambiato ora che la violenza ha messo spietatamente in luce la menzogna cui troppo spesso ci siamo adattati. Messaggi dopo la Domenica del perdono.

Rimaniamo uomini nella tragicità degli eventi

Non è vero che i russi hanno una mentalità da schiavi e nemmeno da invasori. È l’ideologia che crea i mostri. In passato, in altri tempi duri, russi e polacchi si sostenevano a vicenda.

Il dolore dei russi

I tank russi sono entrati nelle due regioni ucraine proclamatesi indipendenti, e questo ha prodotto nella popolazione una nuova pesante lacerazione. Se la maggioranza (forse) è sensibile al patriottismo ufficiale, una parte cospicua dei russi vive una dolorosa estraneazione in casa propria. Molti oggi protestano in nome della verità, dell’antica fratellanza, della dignità dell’altro. Sono voci di profondo dolore.

Jan Bula e Václav Drbola: due martiri in Cecoslovacchia

A Roma, fino al 15 gennaio, una mostra sulla storia di due sacerdoti martiri nella Cecoslovacchia comunista, due esempi di servizio e fedeltà alla verità della Chiesa. È in corso il loro processo di beatificazione.

Havel, campione dell’ideale e maestro di realismo

Dieci anni fa moriva Václav Havel, il più celebre esponente del dissenso cecoslovacco, primo dissidente a diventare politico di professione nella fase post-totalitaria. Dal sacrificio degli anni di resistenza alla prosa della politica ordinaria, cos’è rimasto del suo ideale?

Dialogo postumo con il padre

Presentazione a Mosca dell’ultimo libro di Vladimir Zelinskij. Attraverso un drammatico colloquio con il padre, vittima delle contraddizioni del tempo, l’autore riflette sull’epoca sovietica e le sue generazioni: per andare alle radici della gigantesca «epidemia ideologica» che nel ‘900 contagiò il paese.

Perché difendere Memorial?

Prestigiose istituzioni culturali e sociali stanno muovendosi in difesa di Memorial, che rischia di essere spazzato via dalla recente legislazione sugli «agenti stranieri». Sono in molti a comprendere che la chiusura di Memorial sarebbe una perdita gravissima, e non solo per la Russia.

La lingua della speranza o del rancore

Irina Levontina, linguista, specializzata in perizie linguistiche giudiziarie, asserisce che il nostro modo di parlare rispecchia l’esperienza dell’io e della società. Spesso fa trapelare il nostro rancore… Il suo intervento al Convegno del 5-6 novembre «Persona, società, Stato».

Kolesnikova, l’orfano e la vedova…

Di fronte alle innumerevoli crisi, alzare le difese o lasciarsi ferire?

Il fascino della libertà vince

Il mese di agosto: un lungo elenco di tragedie ma sempre, irriducibili, tornano il fascino della libertà e la speranza che muove.

Cuba in piazza: quali parentele con l’ex URSS

Da domenica 11 luglio in decine di località dell’isola si sono svolte manifestazioni spontanee contro il governo, responsabile della tragica situazione socio-economica cui si è aggiunta la pandemia. Bastano la forza e l’economia davanti al desiderio di libertà di un intero popolo?

Bielorussia: violenza senza più ideologia

Per una notizia dalla Bielorussia che scuote il mondo – come il dirottamento del volo Ryanair per rapire un giornalista – ce ne sono tante altre non meno inquietanti e anche tragiche che passano inosservate. Cosa resta della protesta.

Francesco Ricci e la passione per l’Est Europa

A trent’anni dalla morte, ricordiamo il sacerdote forlivese che, interessato a ogni spunto di verità, ci fece scoprire l’Europa dell’Est.

Suor Nina, dal lager di Terezín al Carmelo di Cracovia

Donna mite ma di salde convinzioni, suor Anna Magdalena Schwarzová è stata vittima di nazismo e comunismo. La sua vocazione monastica contemplativa si è realizzata nell’aiutare i prigionieri politici e diffondere il samizdat.

Havel: protagonista è colui che si stupisce

Scritta da un Havel poco più che ventenne, la recensione a un film ungherese del 1956 contiene alcuni spunti che riemergeranno negli scritti del drammaturgo-dissidente maturo: la ricerca della verità, il rapporto tra libertà personale e meccanismo totalitario. Già allora Havel scriveva: «Com’è terribile un sistema che ci dà motivi per credere ad ogni fantasia che abbia una parvenza di realtà, e viene presentata come realtà autentica».

Da Lenin a Lennon: il Muro più famoso di Praga

A quarant’anni di distanza dalla morte di John Lennon, nella capitale ceca esiste ancora il muro dedicato al cantautore, simbolo di libertà durante il comunismo. Per il regime Lennon incarnava la «lotta pacifista all’imperialismo» ma «corrompeva» i giovani. Equilibrismi totalitari per tenere in pugno la gioventù.

Una Chiesa perseguitata o prigioniera volontaria?

Un libro coraggioso di padre Mitrofanov sulle sorti della Chiesa russa nel XX secolo. Un tema storico come il compromesso del metropolita Sergij nel 1927 è più che mai aperto e scottante per la rinascita della Chiesa russa oggi.

Le proteste di Chabarovsk e il diritto di scegliere

Una città nell’Estremo Oriente russo è diventata la bandiera dell’autonomia locale. Tutti parlano di Chabarovsk come di un esempio che scuote lo spazio post-sovietico.

Ladislav Hejdánek, un filosofo amante della verità

Professore di filosofia e teologo, fu portavoce di Charta 77 e protagonista delle lotte del dissenso cecoslovacco, pur preferendo star lontano dai riflettori. Rimproverò ad Havel di essere troppo individualista, ed ebbe tra i suoi amici diversi comunisti. Per lui il filosofo è un «amante della verità».

I «pensieri pericolosi» di Jurij Orlov

Ricordando un dissidente degli anni ’70 riscopriamo, incredibilmente attuali, i cardini del suo impegno. Come la centralità della persona e il dialogo pieno di rispetto. Forse è su questo punto che oggi abbiamo sbagliato strada.

Dmitriev: una pesante sconfitta. Ma non è il punto e basta…

30 settembre, la Corte Suprema della Carelia ha accolto il ricorso del procuratore e aumentato la condanna a 3 anni di Jurij Dmitriev portandola a 13 anni. Una lunga farsa processuale che ora rischia di finire in tragedia. È la totale deriva della giustizia russa. Molti si chiedono che fare.

Sinjavskij, Daniel’ e il peccato della divisione

55 anni fa vennero arrestati Andrej Sinjavskij e Julij Daniel’, due giovani scrittori sovietici colpevoli di pubblicare all’estero. Il loro processo pubblico fu un evento internazionale, e un momento di aggregazione del dissenso. Ma la divisione che si insinuò in seguito getta la sua ombra anche sull’oggi.

Così vanno le cose, viviamo in Russia

La scrittrice Ljudmila Ulickaja ha curato un libro che raccoglie e commenta tante esperienze di gente comune. Uno specchio della Russia contemporanea, senza retorica né paroloni. Al fondo la certezza che sono le persone l’unica e vera chance del paese.

Havel e il «nonno» dell’ortolano dissidente

Poco prima della rivoluzione dell’89, Václav Havel scrisse Domani si comincia, un dramma sulla nascita della Cecoslovacchia indipendente, in cui compariva il «nonno» del famoso «ortolano dissidente». A tema era il rapporto tra i politici e la piazza. La responsabilità condivisa.

Il laicato docente – un inedito di Karol Wojtyła (seconda parte)

Wojtyła giovane vescovo vede il ruolo specifico dei laici nell’ascolto della contemporaneità anche nei suoi momenti anticristiani, per cogliervi il senso provvidenziale.

«Storie di amicizia e di speranza» • I ragazzi di Piazza Majakovskij

I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.

Russia, una crisi dentro l’altra

Dalla Russia giungono dati rassicuranti, pochi infetti, mandano aiuti all’Italia. Tra reticenza e propaganda, come vanno veramente le cose? Prima parte di un dossier speciale.

Radio Vaticana e i paesi dell’Est: una lotta per l’anima e il cuore della gente

Un corposo volume pubblicato dall’Istituto ceco per lo studio dei regimi totalitari (ÚSTR) è dedicato alle trasmissioni della redazione ceca di Radio Vaticana rivolte oltrecortina durante il comunismo. Riscoperta di un’opera profondamente culturale oltre che spirituale.

Uscire dal gioco

A tanti sembra che lo scontro sia la massima prova di attaccamento alla verità. Proviamo invece a verificare se l’irrigidimento ideologico non ci impedisca di difendere la verità.

Slovacchia: la Marcia per la vita e i neofascisti

Alla Marcia per la vita svoltasi a Bratislava in autunno e organizzata dalla Chiesa cattolica, tra i 50.000 partecipanti c’erano gruppetti del Partito popolare Nostra Slovacchia, formazione di estrema destra. Da qui la polemica sull’opportunità di una presenza scomoda dentro iniziative apprezzabili.

Leningrado memorie di un assedio

Il libro sull’assedio di Leningrado scritto da Lidija Ginzburg e tradotto da Memorial Italia si presenta abbastanza anomalo: l’autrice non è apologetica né polemica, è un’osservatrice distaccata che illustra come la fame, il freddo e il rischio costante di morte fungono da «reagenti» che cambiano l’uomo, concentrandolo sullo sforzo della sopravvivenza.

Il processo a Egor Žukov: Le sorprese della nuova generazione

Il processo a Egor Žukov, studente ventunenne dell’Alta Scuola di Economia, accusato di «pubblici appelli all’estremismo su internet», denota il fermento serpeggiante a Mosca tra le giovani generazioni.

“Il francese”: il cinema parla del dissenso

L’attore e regista Andrej Smirnov ha messo in scena una vicenda che ricorda quella di alcuni intellettuali occidentali negli anni ‘50, da Vittorio Strada a Georges Nivat, che nell’incontro con il mondo sovietico e russo mutarono radicalmente le proprie concezioni, contribuendo anche a cambiare la coscienza europea, all’Est come all’Ovest.

Havel a Milano: Un «memorandum» per l’oggi

Ritorna in scena Memorandum di Havel, riproposto dal teatro Out Off di Milano. L’opera, scritta nel 1965, si fa beffe del sistema burocratico totalitario con la sua «lingua di legno», ma ne rivela amaramente anche i pericoli: l’incomunicabilità, la lotta e l’adattabilità per ottenere il potere, la perdita dell’io. Temi che ritroveremo nella grande stagione del dissenso.

Il Muro di Berlino: una follia che diventa strada

La Germania Est, e Berlino suo bastione, hanno sempre preteso di seguire una via specifica al socialismo. Ma proprio per la loro collocazione particolare hanno anche conosciuto un altissimo numero di fughe. Come, dal Muro che le doveva bloccare, si è arrivati alla breccia che ha fatto crollare il regime.

Il Muro cade ogni giorno

Il 9 novembre 1989, con la caduta del muro di Berlino, qualcuno pensò che si fosse arrivati alla fine della storia, che in fondo da quel momento in avanti non […]

Vladimir Bukovskij – il ritorno della coscienza

Bukovskij è stato uno dei più grandi dissidenti dell’Unione Sovietica, motore di iniziative e punto di riferimento per gli altri. Un «antieroe» rispetto al tipico eroe guerrigliero che piaceva in Occidente. Ha sofferto manicomio, prigione e lager, credendo nella rinascita morale dell’uomo.

I processi di Mosca: qualcosa sta cambiando

La lettera collettiva dei sacerdoti in difesa delle persone ingiustamente arrestate ha smosso le acque di una situazione politica e sociale che a molti pareva senza vie d’uscita. Si riafferma la coscienza che qualcosa si può sempre fare…

Siamo tutti eroi del nostro tempo

Un amico mi ha segnalato un bell’articolo di Nicolò Zuliani che circola in rete. Racconta una storia legata alla vicenda dei Boat people vietnamiti, i profughi che nella seconda metà […]

Scruton: quel «potere dei senza potere» capace di toccare il cuore

Il professor Roger Scruton, scrittore e filosofo inglese, agli inizi degli anni ’80 tenne alcuni incontri nei seminari clandestini di filosofia a Praga. Fu per lui la scoperta di un mondo «capace di toccare il cuore e l’anima delle persone e che sapeva unirle tra loro».

I cechi in piazza. Macek: «La democrazia non è una cosa scontata»

A quasi 30 anni dalla «rivoluzione di velluto» del novembre ’89, in Repubblica ceca si sono svolte diverse manifestazioni antigovernative che hanno raccolto in piazza decine di migliaia di persone.

L’appartamento di Sacharov, come nasceva l’opposizione

Il risveglio della coscienza personale e civile nella società totalitaria, quello che chiamiamo dissenso, è nato nelle cucine dei caseggiati sovietici. Qui sbocciava in segreto un movimento che scaturiva dai rapporti personali.

Lo «spazio umano» dei dissidenti

L’esperienza del dissenso dell’Est Europa è ancora un campo da coltivare per raccoglierne i frutti. A pochi interessa oggi tornarci sopra: in Occidente è al massimo una cara memoria, all’Est è un messaggio estraneo e spesso fastidioso, perché ricorda promesse lasciate cadere. Arsenij Roginskij era invece convinto che fosse vitale riproporre l’esperienza del dissenso come un cammino possibile anche ora.

Jan Palach, 50 anni fa

Cinquant’anni fa il rogo di Jan Palach a Praga, lo studente che si suicidò per ridestare l’opinione pubblica dopo l’invasione sovietica dell’agosto ’68. Il suo gesto fu ripetuto un mese dopo dal diciottenne Jan Zajíc. Le madri dei due giovani rimasero in contatto epistolare per un decennio.

100 anni di Solženicyn. La sua fu una rivoluzione del pensiero

La profondità del contributo dato da Solženicyn alla coscienza occidentale spesso ancora ci sfugge nei suoi contorni. Nel centenario della nascita riscopriamo la rivoluzione del pensiero che produsse in Francia.

«Per il bene della comunità»: Jan Patočka nei documenti della polizia comunista

Si intitola «Per il bene della comunità» un corposo volume dedicato alla figura del filosofo ceco Jan Patočka, basato sui rapporti segreti della polizia politica. Storia di un lungo duello tra lo Stato e un inerme uomo di coscienza.

Il perdono azzera la memoria?

«Druganov Boris Fedorovič, 56 anni, collaboratore artistico nel museo di Istra. Fucilato il 13 luglio 1937». Sono in fila da più di tre ore in piazza Lubjanka, nel centro di […]

Ogni rifiuto di parlarsi è una bestemmia

Dopo che il 15 ottobre il Sinodo della Chiesa ortodossa russa, riunito a Minsk, ha proclamato la rottura della comunione eucaristica con il Patriarcato di Costantinopoli, , che a sua […]

La memoria, perché?

Il fascicolo 1/2018 de «La Nuova Europa» è interamente dedicato al problema della memoria storica oggi, all’Est e all’Ovest. Perché parlare ancora della memoria? A cosa serve? E poi, di quale memoria vogliamo parlare? Perché in effetti, oggi, non si sa più neppure che cosa sia la memoria; e quando se ne parla, riferendosi in particolare alla memoria del XX secolo e dei sistemi totalitari, si riduce subito il concetto e, ad esempio, la necessità di un giudizio si confonde immediatamente con qualcosa che oggi gode di maggior fortuna: un banale giustizialismo, se non una sbrigativa e rozza giustizia sommaria, che non solo non ha bisogno di attendere prove, ma neppure ha bisogno di un normale iter giudiziario.

Quelle prime poesie in piazza Majakovskij

Il 28 luglio 1958 a Mosca fu inaugurato il monumento al poeta Vladimir Majakovskij. Dopo la cerimonia ufficiale, qualcuno dal pubblico si mise a leggere le proprie poesie. Fu uno squarcio nel grigiore sovietico, il samizdat riprendeva a vivere.

Forman, che voleva «far cantare» il pubblico

In memoria del regista Miloš Forman. Figlio dell’Est Europa, vittima di due totalitarismi, ha incontrato l’America ma non gli interessavano gli schieramenti politici. Lui cercava l’uomo e il suo insondabile mistero.

Un’arma di ricreazione

Continua sulla Russia, la sua situazione politica e le sue prospettive di sviluppo, il solito gioco degli schieramenti, con chi saluta il nuovo paradiso e il nuovo modello di ordine […]

«Un uomo di mondo che sa come comportarsi…»

Attraverso la biografia sommaria di Vittorio Strada si possono ripercorrere le vicende sofferte e anche drammatiche che hanno accompagnato e determinato quell’immenso passaggio epocale che è stato il crollo dell’URSS.

Un comico, la storia e i suscettibili

Del film sulla morte di Stalin è stata vietata la distribuzione in Russia. Segno che con le sue tinte grottesche tocca un punto sensibile. La sproporzione tra la banalità delle lotte di potere e la tragicità dell’effetto forse richiama il presente.

Quattro «eroi invisibili» premiati a Praga

Nei paesi dell’ex-blocco socialista sussiste il problema della memoria, innanzitutto la memoria dei due totalitarismi del XX secolo. Alcuni storici cechi hanno creato l’associazione Post Bellum che si concentra soprattutto sulla «memoria del bene».

Arsenij Roginskij. «La nostra misura è l’uomo»

Era un dissidente con la tempra del leader. Voleva ricostruire la società civile e salvare la memoria del totalitarismo in Russia. Non ha ottenuto tutto quel che sperava, ma sapeva che senza il suo contributo sarebbe stato ancor peggio.

In memoria di Jurij Mal’cev

Un raffinato studioso che si era giocato la carriera per restare fedele alla propria dignità. Dopo l’emigrazione, Jurij Mal’cev ha vissuto e lavorato in Italia, lasciando studi letterari di grande valore.

Avrei voluto chiamarli tutti per nome…

Cent’anni fa la rivoluzione d’ottobre. Come risposta a una mentalità che ancora non accetta di giudicare se fu un bene o un male, in Russia è nata e cresce la memoria del totalitarismo. Un fatto non politico che risveglia le coscienze.

Il dissenso: coscienza critica della rivoluzione

I cambiamenti epocali prodotti dalla Rivoluzione d’ottobre hanno investito l’uomo, e il fenomeno del dissenso è stato un vero passo di liberazione. A partire dall’uomo. Un dialogo in margine alla mostra “Russia 1917”: il caso del dissenso ceco.

Segno di contraddizione

90 anni fa, dopo 10 anni di persecuzione totale, il capo della Chiesa ortodossa russa firmò una Dichiarazione di lealtà al governo che suscita ancora oggi dilanianti contrasti. Fu saggio o fu un tradimento? Risponde padre Zelinskij.

Irina Ratušinskaja, poetessa della speranza

Riproporre le figure del dissenso non è mai un’operazione rétro ma la verifica che ciò che animava e sosteneva allora quei pochi temerari è vivo e proponibile anche oggi. Per questo ripercorriamo la storia di una giovane poetessa ucraina.

La Chiesa libera e il Concilio

Uno dei punti deboli della storiografia è l’assenza della Chiesa nel panorama della rivoluzione russa. Berdjaev ci offre una visione diversa: al cuore del sogno di liberazione sta «la religione come fatto universale, come pienezza di tutto».

Russia 1917: il Magnificat o il suicidio di un popolo?

Apriamo un dibattito pubblicando l’introduzione del libro «Russia 1917, il sogno infranto di “un mondo mai visto”», catalogo della mostra che la Fondazione Russia Cristiana presenta quest’anno al Meeting di Rimini.

Evtušenko, un poeta per tutte le stagioni

Ha cantato le conquiste del socialismo e demolito l’epoca staliniana, parlava con Andropov e difendeva Solženicyn. Fedele al socialismo ma critico dei suoi soprusi, ha sperato fino all’ultimo nella riconciliazione tra russi e ucraini.

Todorov, osservatore dell’essere umano

Il filosofo bulgaro-francese, morto a 78 anni a Parigi, è stato uno dei grandi intellettuali contemporanei. Appassionato osservatore dell’umano, ha incarnato l’umanesimo autentico, anche se si è limitato alla dimensione esclusivamente orizzontale.

E la Chiesa in URSS si riscosse

50 anni fa la Chiesa russa, fortemente sottomessa al regime, fu scossa dalla protesta di un gruppo di fedeli. Per la prima volta da decenni qualcuno difendeva la libertà religiosa. Autore dell’iniziativa il laico Boris Talantov.

Charta 77 – Il dissenso come categoria del vivere civile

La storia del movimento di Charta 77, nato inaspettatamente a dieci anni dalla fine della primavera di Praga.

Fondamentalismi nella Chiesa e offensive laiciste

La nuova epoca è segnata dal crepuscolo della modernità col suo individualismo radicale, e dal ritorno della Chiesa al centro del panorama culturale. Come leggere, in questa luce, le tensioni interne tra militanza e testimonianza, identità e dialogo.

Le avventure dei testi scritti in clandestinità

La mostra «Dalla censura e dal samizdat alla libertà di stampa», allestita presso l’Università degli Studi di Milano, è stata un’occasione per conoscere una delle modalità di espressione della grande stagione del dissenso.

Oltrecortina. Diario di un viaggio nei regimi totalitari dell’Est

Annalia Guglielmi
Oltrecortina. Diario di un viaggio nei regimi totalitari dell’Est
Euno Edizioni, Enna 2016
pp. 272, € 25,00

Addio a Neubauer, filosofo del dissenso

È scomparso a Praga, il 5 luglio scorso, il professor Zdeněk Neubauer, scienziato e filosofo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del dissenso ceco.

Il club dei suicidi

Un servizio pubblicato su «Novaja gazeta» il 16 maggio ha provocato in Russia un generale brivido di orrore alla notizia che esistono nella rete russa numerosi siti, blog, chat che […]

Vittime e carnefici: perché viva la memoria

Il punto dello scontro, oggi in Russia, è sulla memoria. Dalla sua autenticità dipende il giudizio sul presente e il futuro. Lo sdoganamento dello stalinismo come modello per il paese. E proprio sulla storia si concentra il lavoro dei nuovi dissidenti.

Il Congresso dell’intelligencija

La storica realtà, tutta russa, dell’intelligencija torna ad unirsi. Per difendere la libertà di coscienza dalle tentazioni autoritarie.

Aleksandr Esenin-Vol’pin: Partiamo dalla legge

Geniale figlio d’arte, matematico, Esenin-Vol’pin ha fatto il dissidente usando il Codice penale. Persino la legge sovietica era un buon punto di partenza per ristabilire la legalità. Famoso il suo “Prontuario per affrontare l’interrogatorio”.

Quel ragazzo che lanciò il samizdat

Aleksandr Ginzburg, morto a Parigi il 19 luglio 2002, fu uno dei protagonisti dell’epopea
iniziata nel luglio 1958. La sua figura in questa scheda pubblicata su “La Nuova Europa” 5/2002.

L’Est dopo la svolta e noi

Intervista a Luigi Giussani (1992)

Vittima e complice. La storia di Lev Razgon

Veterano del Gulag e membro dell’élite di Partito. 17 anni di prigionia e la perdita di molte persone care hanno cambiato radicalmente la sua vita. In un libro memorabile ha narrato con pacata ironia la sua storia. Rappresenta l’umanesimo del dissenso.

Mosca: in piazza per difendere il parco. Ma non solo per ecologia

Morta l’opposizione politica, nasce la protesta civile. Frantumata in migliaia di piccole guerre. I cittadini si organizzano per difendere il quartiere, la città. È una scuola di responsabilità civica che sconfigge la mentalità sovietica.

Ljudmila Alekseeva: lei nei diritti umani ci credeva

Ljudmila Alekseeva aveva l’anima della dissidente. Credeva nella dignità della persona e nei suoi inalienabili diritti, anche in democrazia. Sapeva come parlare col governo, senza inutili provocazioni ma anche senza peli sulla lingua.

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La regola d’oro della resistenza

Jurij Dmitriev, la Bielorussia… fenomeni diversi ma con un unico filo rosso: gli inermi contro la tracotanza del potere che ha in mano le forze dell’ordine, i tribunali, le leve economiche. È possibile uno scontro simile?

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