29 Giugno 2022

Russia, l’opposizione delle femministe

Carlotta Dorigo

Tra le file dell’opposizione alla guerra in Ucraina ci sono gruppi diversi, con ideologie anche molto distanti fra loro. L’esperienza femminista ha fatto della creatività la caratteristica fondamentale delle sue azioni.

A partire dal 30 marzo scorso, nei cortili e nei parchi di alcune città in Russia hanno cominciato a spuntare croci di legno artigianali con affissa la targhetta funebre «Marjupol’». Nel giro di qualche giorno se ne contavano più di 500 in decine di città russe. In effetti, proprio in quei giorni, i profughi della martoriata città ucraina stavano iniziando a raccontare come avevano dovuto seppellire i propri cari fuori dalle case, nei parchi giochi, nei cortili delle scuole; da quel momento per molti russi piantare delle croci (iniziativa che ha preso il nome di «Marjupol’ 5000») voleva dire compiere un gesto di compassione verso il dolore del popolo ucraino, e rendere visibile un sentimento dissonante rispetto al sostegno diffuso alla guerra in Ucraina. Questa è solo una delle tante iniziative pensate da un movimento che oggi costituisce una delle forze più attive nell’opposizione russa al conflitto in Ucraina, ovvero quello della Resistenza femminista contro la guerra.

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Carlotta Dorigo

Nata a Portogruaro (VE) nel 1994, nel marzo 2019 ha conseguito la laurea magistrale in Scienze filosofiche presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, discutendo una tesi sulle implicazioni etiche e religiose del pensiero politico di Robespierre.

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