24 Marzo 2023

Grigor’janc, l’eterno dissidente

Marta Dell'Asta

Sergej Grigor’janc aveva fatto grandi cose per l’informazione indipendente in URSS. Ma anche dopo è rimasto sempre un osservatore lucido e autocritico, che ha colto i motivi della sconfitta del dissenso, ma anche le ragioni della speranza.

È morto a Mosca il dissidente Sergej Grigor’janc; di origini armene, nato a Kiev, aveva 81 anni ed era perciò una figura legata al passato, agli anni del dissenso sovietico di cui fu un protagonista, eppure di lui non si può dire «ex dissidente» perché all’opposizione è rimasto sempre, sino ai nostri giorni.

Nonostante i forti rimproveri al mondo occidentale e alla società russa, Grigor’janc non ha mai cercato di scaricare tutta la responsabilità sugli altri, anzi, si è posto anche lui la domanda perché il movimento democratico russo, così motivato e generoso, avesse subito una sconfitta tanto devastante: «In realtà non eravamo interiormente preparati, non ci sfiorava neppure il pensiero che avremmo potuto assumere un qualche ruolo. Molti, me compreso, non pensavano assolutamente di uscire vivi di prigione e quindi non ci preparavamo al dopo. Ho passato 9 anni in reclusione e poi altri 3 anni in provincia, questa è stata la mia esperienza politica: ero una persona completamente asociale. Per questo ho fatto degli errori madornali…».


(foto d’apertura: pastvu.com)

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Marta Dell'Asta

Marta Carletti Dell’Asta, è ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si è specializzata sulle tematiche del dissenso e della politica religiosa dello Stato sovietico. Pubblicista dal 1985, è direttore responsabile della rivista «La Nuova Europa».

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