Archivio Articoli

C’era chi ammazzava e chi salvava
Quando a Babyn Jar venivano fucilati gli ebrei di Kyïv, poco lontano da lì, un sacerdote e la sua famiglia restituivano speranza al mondo.

Il problema nazionale: la voce profetica di Solov’ëv
Quasi 150 anni fa la voce dissonante di Solov’ëv si alzava per richiamare l’attenzione sul problema nazionale. La limpidezza del suo pensiero può essere guida e ispirazione anche oggi.

Le illusioni sono dure a morire
L’incredibile storia di una giovane francese che, inseguendo il mito della catarsi rivoluzionaria, si era gettata nella lotta dei Khmer cambogiani senza volerne vedere l’atrocità. Sino a che la realtà aveva avuto la meglio.

Da Nicea a Iznik
Alcune riflessioni ecumeniche nell’anniversario del concilio di Nicea. Al cuore di quel concilio tre compiti essenziali per la Chiesa: la pienezza della fede, la sinodalità di governo, la celebrazione comune della Pasqua. Compiti da assumere anche oggi.

La morte di Šalamov
Un approccio inconsueto alla figura del grande scrittore, quale può avere solo una persona come Moniava, immersa ogni giorno nella vita e nella morte dei più fragili. La società cresce se crescono l’amore e la responsabilità…

Dialogo faccia a faccia con un volontario al fronte
Al Meeting di Rimini abbiamo incontrato Roman Marabjan, medico di Kharkiv. L’amore per la sua patria adottiva l’ha portato a stare in prima linea per più di due anni. Il peso di questa esperienza lo ha stremato ma resta luminosa la fedeltà al bene della vita. Senza odio né disperazione. Nostra intervista.

Nella mia vita la Russia «assente e presente»
Decano e maestro degli slavisti europei, il professor Nivat il 25 agosto scorso ha tenuto un memorabile discorso davanti all’assemblea plenaria del XVII Congresso mondiale degli slavisti, a Parigi. Per condividere il suo amore sofferto per la Russia e le nuove scoperte.

Il cristianesimo sta appena cominciando
Il 9 settembre di 35 anni fa, veniva ucciso il martire ortodosso padre Aleksandr Men’. Lo ricordiamo con un breve stralcio di una conversazione con i fedeli. Da una domanda banale aveva saputo trarre il realismo della speranza. Le ombre di morte che lo sovrastavano non oscuravano la sua lieta certezza.

Frassati oltre la cortina: il santo che ispirò i giovani dell’Est
Pier Giorgio Frassati fu un modello spirituale per molti cristiani del blocco socialista: la sua carità «clandestina» verso i poveri rispecchiava le condizioni dei credenti sotto il regime. Così in Cecoslovacchia ispirò gruppi giovanili, e in Polonia la sua memoria si diffuse tramite la sorella Luciana e la devozione di Karol Wojtyła.

Abbiamo ragione di sperare
Il processo totalitario minacciosamente si espande a macchia d’olio. George Orwell ne aveva colto l’inizio un secolo fa, ed oggi è sotto i nostri occhi. Un processo che ci sovrasta ma che ciascuno di noi può fermare perché la verità, nonostante tutto, c’è.

Resto a Kharkiv perché Dio è lì
Rimini, agosto, negli spazi del Meeting 2025 incontriamo un vescovo cattolico ucraino che vive praticamente a ridosso del fronte. Cosa lo trattiene in quel luogo dove ha le mani legate? Come riesce a perdonare? Nostra intervista.

Il tempo degli eroi
Il Programma di sviluppo professionale per i reduci dal fronte rappresenta la modalità con cui il governo russo cerca di coltivare un’élite affidabile e obbediente da inserire nelle leve del potere. Con la benedizione della Chiesa.

Vasilij Grossman: in nome della libertà e del bene
Il ricordo di un amico di Grossman, a sua volta prosatore e famoso critico letterario, che ne ripercorre la vita, inserendola nel drammatico contesto politico-culturale d’epoca sovietica.

«Mi sento colpevole per il mio paese»
Una giornalista impavida che non si limita a raccontare ma che si implica direttamente in ciò che vede. Aiutare gli sfollati, testimoniare i drammi delle popolazioni fanno parte del suo lavoro. Per placare il senso di colpa in quella cosa più grande che è la solidarietà. Nostra intervista esclusiva.

«Nel battito ardente del suo cuore». In memoria di Dmitrij Šostakovič
Cinquant’anni fa moriva Dmitrij Šostakovič. Un artista poliedrico, costretto al compromesso dal regime di Stalin, ma sempre fedele alla sua musica e amante della libertà di creazione. Lo ricordiamo con le parole della pianista Marija Judina. (A cura di Alessandra Belloli).

Il bene in azione. Reportage dall’abisso
Il bene è in azione anche in mezzo alla guerra. E il male non ha l’ultima parola. Le riflessioni di un inviato speciale in Ucraina che non si accontenta della geopolitica.

Budapest: prima del Pride, la mostra anticlericale
A Budapest, una mostra anticlericale allestita dai Verdi ha scatenato forti polemiche. Le autorità religiose e politiche, pur condannando l’iniziativa, hanno preferito non amplificare una vicenda frutto solo di opportunismo politico.

L’uomo che scolpiva l’Uomo
Il centesimo anniversario della nascita di Ernst Neizvestnyj ci offre l’occasione per riscoprire la figura di un artista che ha espresso con l’arte e la vita una forte passione per l’Uomo e la sua complessa libertà. Il suo ultimo augurio ai russi.

Un chirurgo estremista
Famoso in tutta Mosca come uno dei migliori chirurghi vascolari e per la dedizione verso i suoi pazienti, Ivan Tiščenko ha avuto la carriera troncata da una condanna a quattro anni per «finanziamento di associazione estremista». Ossia la Fondazione di Naval’nyj per la lotta contro la corruzione, fuori legge dal 2021.

Lo spirito di Helsinki non è morto
Cinquant’anni fa 35 paesi firmarono degli accordi che siglavano il calo della tensione internazionale guardando alla collaborazione. Furono anche un appiglio per i dissidenti all’Est. Cosa resta oggi del loro spirito?
FONDAZIONE RUSSIA CRISTIANA
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia. Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
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