4 Novembre 2019

Il Muro cade ogni giorno

Adriano Dell’Asta

Il 9 novembre 1989, con la caduta del muro di Berlino, qualcuno pensò che si fosse arrivati alla fine della storia, che in fondo da quel momento in avanti non […]

Il 9 novembre 1989, con la caduta del muro di Berlino, qualcuno pensò che si fosse arrivati alla fine della storia, che in fondo da quel momento in avanti non ci sarebbe stato da aspettarsi altro che un continuo progredire dell’umanità. A trent’anni di distanza, quanta era l’enfasi di quel sogno e tanta è la delusione che esso ha prodotto. Inutile enumerare gli aspetti di questa demoralizzazione, che tutti abbiamo sotto gli occhi, a livello mondiale come a livello nazionale, nell’economia come nella politica, nella vita sociale come in quella personale di ogni singolo: più che da incertezze, difficoltà e turbamenti siamo assediati da un nichilismo che pare incontenibile; adesso che non siamo più veramente minacciati da niente stiamo scoprendo con orrore che siamo minacciati dal niente. E non ci resta che una prostrazione ancora più amara.

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Adriano Dell’Asta

È docente di lingua e letteratura russa presso l’Università Cattolica. Accademico della Classe di Slavistica della Biblioteca Ambrosiana, è vicepresidente della Fondazione Russia Cristiana.

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