8 Novembre 2019

Il muro nella testa. A trent’anni dai fatti di Berlino

David Rieß

Nella storiografia più recente la riunificazione della Germania appare come la realizzazione di un lungo sogno, ed Helmut Kohl viene spesso citato come «il cancelliere dell’unità». Ma a ben vedere, la situazione è più complessa. I nuovi Länder, a trent’anni dalla caduta del Muro, per lo più stentano a decollare economicamente, e i tedeschi restano ancora divisi dentro.

Dal 2005 la Germania è governata da Angela Merkel, che ha trascorso quasi 35 anni della sua vita nella Repubblica Democratica tedesca, controllata dall’URSS. La sua ascesa al potere non è dovuta all’adozione di un nuovo modello politico riguardo alle questioni della Germania orientale. La Merkel si concepisce come l’intermediaria di tutti, la cancelliera «dei piccoli passi». Certo, alcune città della Germania orientale come Lipsia sono diventate più belle, ma d’altra parte la popolazione rurale degli ex-Länder socialisti ha continuato a diminuire. Gestire politicamente questa situazione è un compito difficile.

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David Rieß

(n. 1993) ha studiato storia e germanistica all’università di Heidelberg. Si è laureato nell’agosto 2019 con una tesi sui romanzi di guerra tedeschi della Repubblica di Weimar.

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