23 Agosto 2023

Lo «Scherzo» di Kundera, il pessimismo che spalanca al mistero

Karel Vrána

Primo romanzo dello scrittore cecoslovacco scomparso, «Lo scherzo» ha per sfondo la dissoluzione dell’uomo, «vittima dell’infelice esperimento ateista» del totalitarismo comunista. Eppure, osserva padre Vrána, anche nel nero pessimismo kunderiano pulsa l’attesa di un riscatto, di una redenzione.

Nell’autunno del 1969 padre Karel Vrána pubblicò sul mensile Nový Život1 la recensione Sperimentare il deserto, dedicata al primo romanzo di Kundera, Lo scherzo. Vrána la ripropose anche per le trasmissioni in ceco di Radio Vaticana, cosa un po’ sorprendente, visto il contenuto «laico» degli scritti di Kundera. Evidentemente il teologo boemo colse da subito tutta la profondità del compatriota con le sue «domande maledette».


(foto d’apertura: M. Kubeš, pastvu.com)

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Karel Vrána

Nato nel 1925 nella regione della Vysočina, Vrána da ragazzino servì messa da don Josef Toufar, futuro martire per la fede. Dopo essersi diplomato nel 1945, iniziò a studiare teologia a Roma dove si stabilì, non potendo più rientrare dopo il colpo di Stato comunista del ’48. Dal 1955 insegnò all’Istituto Teologico di Benevento, fu rettore del Collegio Nepomuceno e docente di filosofia all’Università Lateranense. Rientrato in patria nel 1992, insegnò presso la Facoltà teologica di Praga. Nel 2001 fu insignito dell’Ordine di Masaryk. Morì nel 2004.

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