19 Dicembre 2022

I tre discorsi del Nobel, una voce di civiltà

Marta Dell'Asta

«Una domanda ci tormenta: abbiamo meritato davvero il Premio Nobel per la Pace?» Le voci dei resistenti: un’alleanza di persone che si sono fatte carico loro sponte della responsabilità civile del passato e del presente.

Molti sono stati colpiti dal fatto che il premio Nobel per la pace sia stato attribuito a tre organizzazioni diverse, di tre paesi diversi che oggi la guerra contrappone. In effetti, è stato un gesto altamente etico ma soprattutto perspicace e anche un po’ provocatorio da parte del Comitato del Nobel, che così ha sottolineato di condividere e stimare il ruolo della persona, ponendosi in una prospettiva umanistica lucida e alta, che appartiene alle più profonde radici europee e contrasta la logica mercantile e geopolitica oggi così diffusa.

La lettura dell’articolo completo è riservata agli utenti abbonati, effettua il login o abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

Marta Dell'Asta

Marta Carletti Dell’Asta, è ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si è specializzata sulle tematiche del dissenso e della politica religiosa dello Stato sovietico. Pubblicista dal 1985, è direttore responsabile della rivista «La Nuova Europa».

LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI

Abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

ABBONATI