20 Agosto 2019

Scruton: quel «potere dei senza potere» capace di toccare il cuore

Angelo Bonaguro

Il professor Roger Scruton, scrittore e filosofo inglese, agli inizi degli anni ’80 tenne alcuni incontri nei seminari clandestini di filosofia a Praga. Fu per lui la scoperta di un mondo «capace di toccare il cuore e l’anima delle persone e che sapeva unirle tra loro».

L’Istituto di Storia contemporanea dell’Accademia delle scienze ceca ha pubblicato qualche anno fa la raccolta Un bel giorno qualcosa si ribella nel nostro ortolano, il cui titolo apparentemente bizzarro è in realtà una citazione dal saggio Il potere dei senza potere del drammaturgo e all’epoca «dissidente» Václav Havel, il quale aveva introdotto proprio la figura di un ortolano per descrivere la trasformazione del semplice cittadino da suddito del potere a «dissidente».

Terminato nell’ottobre del ’78, Il potere dei senza potere 1  doveva costituire l’introduzione e la traccia di lavoro per una quarantina di contributi raccolti tra attivisti del dissenso cecoslovacchi e polacchi, ma il progetto riuscì a metà.

 

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Angelo Bonaguro

È ricercatore presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si occupa in modo particolare della storia del dissenso dei paesi centro-europei.

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