3 Ottobre 2020

Dmitriev: una pesante sconfitta. Ma non è il punto e basta…

Marta Dell'Asta

30 settembre, la Corte Suprema della Carelia ha accolto il ricorso del procuratore e aumentato la condanna a 3 anni di Jurij Dmitriev portandola a 13 anni. Una lunga farsa processuale che ora rischia di finire in tragedia. È la totale deriva della giustizia russa. Molti si chiedono che fare.

Molti oggi in Russia vorrebbero cercare di raccapezzarsi in un caso giudiziario scandaloso e dal profilo chiaramente politico come quello dello storico Jurij Dmitriev, colpevole fondamentalmente di aver scoperto le fosse comuni staliniane di Sandarmoch, e in difesa del quale sono intervenute ripetutamente istituzioni e personalità prestigiose, come l’associazione Memorial in Russia, e il Consiglio d’Europa all’estero. Capire è una necessità psicologica, morale dopo il colpo di mano della Corte Suprema della repubblica di Carelia.

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Marta Dell'Asta

Marta Carletti Dell’Asta, è ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si è specializzata sulle tematiche del dissenso e della politica religiosa dello Stato sovietico. Pubblicista dal 1985, è direttore responsabile della rivista «La Nuova Europa».

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