18 Aprile 2024

Mandato del XXV Concilio mondiale del popolo russo

Redazione

Durante la seduta straordinaria del XXV Concilio mondiale del popolo russo del 27 marzo 2024, presieduta dal patriarca Kirill di Mosca, è stato approvato un «documento di sintesi» che di fatto rappresenta un’esaltazione della guerra e della discriminazione razziale. Per la sua importanza storica e per dovere informativo, ne riportiamo integralmente il testo.

Alcune brevi note di contestualizzazione di questo testo, che è stato accolto dal Concilio Ecumenico delle Chiese con grande inquietudine e preoccupazione. Lo stesso CEC ha ricordato ancora una volta che «la guerra è incompatibile con la natura stessa di Dio e con l’amore per l’umanità e va contro i nostri fondamentali principi cristiani ed ecumenici».

Il Concilio mondiale del popolo russo, che riunisce organizzazioni pubbliche, scienziati e politici sotto l’egida della Chiesa ortodossa, è nato nel 1993 per iniziativa di Kirill (Gundjaev) allora metropolita di Smolensk e capo del Dipartimento relazioni esterne del patriarcato di Mosca. Dalla metà degli anni ’90 è stato il laboratorio della nuova ideologia neo-imperialista che oggi trionfa. L’importanza del Concilio Mondiale è cresciuta dopo che nel 2001 il presidente Putin ha partecipato al suo congresso annuale.  Per ciò che riguarda il testo:

• Nel titolo si usa il termine Nakaz (da noi reso con «Mandato»): storicamente un atto statale che trasmetteva le decisioni del sovrano, oggi sta ad indicare un’istruzione rigorosa. Questo esprime la posizione che il Concilio ritiene di avere rispetto alla società e al potere civile, al quale affida un’istruzione/mandato precisi.

• Nel testo l’Ucraina non è definita come tale ma come «territori della Russia sud-occidentale», un’affermazione che supera per radicalità le posizioni dello stesso presidente Putin.

• Il documento infrange il tabù che circonda la parola «guerra» elevandola a concetto metafisico come «Guerra santa».

Nella parte programmatica, nello spirito di un vero «mandato», il Concilio, assumendosi un’autorità normativa che non gli compete, elenca una serie di misure legislative e progettuali che dovrebbero cambiare la realtà del paese.

• Il documento formalmente non è emanato dalla Chiesa, e quindi non va confuso con la Chiesa ortodossa russa in quanto tale, tuttavia: il Concilio è presieduto dal patriarca stesso; il testo completo è apparso sul sito ufficiale del patriarcato. Infine, il testo è stato votato all’unanimità dai 488 delegati, tra i quali erano presenti oltre 60 sacerdoti e 30 vescovi (tra cui sei dei dieci membri permanenti del Santo Sinodo).


Il presente documento, che sintetizza le proposte più significative uscite dal lavoro delle piattaforme di esperti e dalla Seduta plenaria, rappresenta il documento programmatico del XXV Concilio mondiale del popolo russo, ma al tempo stesso è anche un mandato rivolto agli organi del potere legislativo ed esecutivo in Russia.

L’operazione militare speciale

L’Operazione militare speciale costituisce una nuova fase della lotta di liberazione nazionale del popolo russo contro il regime criminale di Kiev e l’Occidente collettivo che lo sostiene, che si combatte nei territori della Russia sud-occidentale dal 2014. Mediante l’Operazione militare speciale il popolo russo difende con le armi in pugno la propria vita, la libertà, la statualità, l’identità civile, religiosa, nazionale e culturale, ma anche il diritto di vivere sulla propria terra, entro i confini di un unico Stato russo. Dal punto di vista spirituale e morale l’Operazione militare speciale è una Guerra santa, in cui la Russia e il suo popolo, custodendo l’unico spazio spirituale della Santa Rus’, svolgono la missione di «Baluardo» [Katéchon] in difesa del mondo dall’assalto del globalismo e dalla vittoria dell’Occidente caduto nel satanismo.

Una volta conclusa l’Operazione militare speciale, tutto il territorio dell’attuale Ucraina dovrà rientrare nella zona di influenza esclusiva della Russia. La possibilità che esista su questo territorio un regime politico russofobo, ostile alla Russia e al suo popolo, come pure un regime politico diretto da un centro esterno ostile alla Russia, va assolutamente esclusa.

Il Mondo russo

La Russia è creatore, sostegno e difensore del Mondo russo. I confini del Mondo russo come fenomeno spirituale, culturale e civile, vanno ben oltre i confini dell’attuale Federazione russa come anche della grande Russia storica. Oltre ai rappresentanti dell’ecumene russa sparsi in tutto il mondo, il Mondo russo comprende tutti coloro per i quali la tradizione russa, i luoghi santi della civiltà russa e la grande cultura russa costituiscono il valore supremo e il senso della vita.

Il significato più alto dell’esistenza della Russia e del Mondo russo da essa fondato, la loro missione spirituale è quella di essere «Baluardo» universale a difesa del mondo dal male. La sua missione storica è quella di sventare ogni volta i tentativi di instaurare nel mondo un’egemonia universale, e di sottomettere l’umanità a un unico principio malvagio.

La costruzione del millenario Stato russo è la forma più alta della creatività politica dei russi come nazione. Il tentativo di dividere e indebolire il popolo russo, di togliergli le forze spirituali e vitali ha sempre portato all’indebolimento e alla crisi dello Stato russo. Perciò il ripristino dell’unità del popolo russo, nonché del suo potenziale spirituale e vitale, sono le condizioni-chiave per la sopravvivenza e l’efficace sviluppo della Russia e del Mondo russo nel XXI secolo.

La famiglia è il fondamento della vita nazionale russa e la roccaforte interiore della tradizione del Mondo russo. essa è l’istituzione più stabile e conservatrice della società, cui spetta trasmettere di generazione in generazione le concezioni fondamentali del mondo e della persona; far assimilare le più importanti consuetudini e ruoli sociali (di uomo e donna, di padre e madre, di cittadino, ecc.); conservare e trasmettere la concezione del mondo della nostra civiltà, l’idea nazionale, nonché i valori etici e religiosi tradizionali. Essendo la principale scuola che forma la personalità, la famiglia non solo aiuta la persona a conoscere il mondo circostante, ma le insegna anche l’amore, la bontà e la compassione, offre importantissime concezioni e punti di riferimento morali.

Concilio mondiale del popolo russo

(I. Palkin, vrsn.ru)

Politica estera

La Russia deve diventare uno dei centri leader di un mondo multipolare, guidando i processi di integrazione e garantendo sicurezza e sviluppo stabile in tutto lo spazio postsovietico. In quanto centro geopolitico dell’Eurasia, situata all’incrocio degli assi globali Ovest-Est e Nord-Sud, la Russia deve regolare l’equilibrio degli interessi strategici, e intervenire come salvaguardia della sicurezza e di un giusto ordine mondiale in un nuovo mondo multipolare. L’unificazione del popolo russo deve diventare uno dei compiti prioritari della politica estera della Russia.

La Russia deve tornare alla dottrina della triunità del popolo russo, che esiste da oltre tre secoli, secondo la quale il popolo russo è costituito da Grandi russi, Piccoli russi [ucraini] e Bielorussi, che sono rami (sub-etnie) di un unico popolo, e il concetto di «russo» abbraccia tutti gli slavi orientali, discendenti della Rus’ storica.

Oltre a essere riconosciuta e sviluppata nella scienza nazionale, la dottrina della triunità deve essere sancita a livello legislativo, diventando parte inalienabile del sistema giuridico russo. La triunità deve essere inserita nell’elenco normativo dei valori etico-spirituali russi e ottenere la tutela giuridica che le compete.

La Russia deve diventare uno Stato-rifugio per tutti i compatrioti nel mondo che soffrono per l’avanzare del globalismo, delle guerre e della discriminazione occidentali. Oltre che per i compatrioti, il nostro paese potrà diventare un rifugio per milioni di stranieri che difendono i valori tradizionali, che sono leali verso la Russia e disposti all’integrazione linguistica e culturale nel nostro paese.

Politica demografica e della famiglia

La minaccia principale all’esistenza e allo sviluppo della Russia è la catastrofe demografica che il nostro paese sta vivendo. Per sopravvivere nel XXI secolo, per conservare la sovranità e la propria specifica civiltà, la Russia deve arrivare alla crescita numerica naturale della popolazione, una crescita costante, ma soprattutto intensiva. Risolvere questo problema è impossibile senza che in Russia rinascano la famiglia tradizionale con molti figli, come pure i valori familiari tradizionali.

Una famiglia forte e con molti figli, la sua tutela, la garanzia del suo benessere, la crescita della natalità e la lotta contro l’aborto devono essere messi al centro della politica statale. La famiglia e la garanzia del suo benessere devono essere riconosciute come il principale obiettivo nazionale dello sviluppo, e anche come priorità strategica nazionale della Federazione russa. Nei documenti chiave della pianificazione strategica della Federazione russa devono essere inseriti i relativi emendamenti.

È necessario sviluppare e attuare un complesso di misure che incoraggino i coniugi a generare un terzo e magari un quarto figlio. Una di queste misure può essere la cancellazione parziale o totale del debito ipotecario in base alla nascita di un nuovo figlio nella famiglia (ad esempio, dopo la nascita del terzo figlio può essere cancellato il 50% del debito, dopo il quarto, il 75%, dopo il quinto, il debito può essere cancellato totalmente).

È necessario introdurre un complesso di misure che incoraggino i datori di lavoro ad assumere i genitori con molti figli, soprattutto padri. Una di queste misure può essere l’introduzione di agevolazioni per i datori di lavoro sul pagamento dei contributi assicurativi a favore dei lavoratori con molti figli.

È necessario elaborare e approvare un nuovo Modello di politica demografica della Federazione russa, in cui i principali indicatori demografici devono essere radicalmente rivisti. Ispirandosi alla tesi del grande scienziato russo D.I. Mendeleev, secondo cui «scopo supremo della politica è innanzitutto creare le condizioni perché il genere umano si moltiplichi», lo Stato deve porsi come obiettivo strategico a lungo termine quello di portare la popolazione russa ai 600 milioni di abitanti «previsti da Mendeleev», in cent’anni di crescita demografica costante1.

Lo Stato deve adottare delle misure risolutive per difendere la famiglia e i suoi valori dalla propaganda dell’aborto, dalla immoralità e promiscuità sessuale, nonché dalla sodomia e da altre perversioni sessuali. Nella società russa devono ritornare la verginità e la virtù tradizionali del popolo russo.

Tutta la cultura nazionale, innanzitutto quella di massa, deve collaborare a creare nella società il culto della famiglia, della prole numerosa, della fedeltà coniugale, della procreazione responsabile, e anche dell’attrattiva della vita familiare. La preparazione a formare una famiglia e la vita familiare deve diventare un obiettivo dell’educazione scolastica. I fondamenti morali della vita familiare (famigliologia) devono essere inseriti tra le materie scolastiche obbligatorie.

L’atteggiamento della società russa nei confronti dell’aborto deve cambiare radicalmente. Da tempi antichissimi la Chiesa considera l’interruzione volontaria della gravidanza (aborto) come un peccato grave. I canoni equiparano l’aborto all’omicidio. La giustificazione dell’interruzione volontaria di gravidanza, che porta a una vera e propria epidemia di aborti, dev’essere fermata. Devono essere elaborati e approvati degli emendamenti alla legislazione federale, che proibiscano la propaganda, come pure la propensione alla scelta dell’aborto in assenza di indicazioni mediche o sociali.

Per chi compie le azioni indicate deve essere introdotta la responsabilità amministrativa e penale. Inoltre, è indispensabile vietare per legge che gli aborti vengano eseguiti da organizzazioni mediche non statali, introducendo degli emendamenti alla Legge federale «sulla concessione di licenza per singoli tipi di attività» del 4.5.2011 n. 99-FZ, alla Legge federale «Sui fondamenti della tutela della salute dei cittadini nella Federazione russa» del 21.11.2011 n. 323-FZ, ma sono necessari anche altri atti normativi che introducano il divieto di eseguire l’interruzione di gravidanza da parte di organizzazioni mediche che non rientrino nel sistema sanitario statale e municipale.

Per sistematizzare ma anche tradurre in pratica le numerose proposte in campo demografico, è necessario elaborare un complesso di provvedimenti scientificamente fondati di politica demografica e a favore della natalità, la cui applicazione pratica porti a un reale aumento del numero delle famiglie con molti figli, come pure alla crescita del tasso di fecondità totale (TFT).

Per verificare l’efficacia delle misure proposte e anche per elaborare la loro combinazione ottimale, sarà necessario sperimentarle sul territorio di singoli soggetti della Federazione russa come progetti pilota. Dopodiché bisognerà estendere le pratiche più efficaci al territorio di tutta la Federazione russa, inserendo degli emendamenti nei relativi documenti di programmazione strategica, come pure negli atti giuridici normativi a livello federale e regionale.

Mandato del XXV Concilio mondiale del popolo russo

(I. Palkin, patriarchia.ru)

Politica migratoria

Una politica demografica efficace è impossibile senza una nuova politica migratoria.

L’afflusso massiccio e incontrollato di forza lavoro straniera porta ad abbassare la retribuzione del lavoro della popolazione autoctona e, di conseguenza, a sostituire quest’ultima con i migranti in interi settori dell’economia nazionale. L’afflusso massiccio di migranti che non conoscono il russo e non possiedono le necessarie nozioni della storia e della cultura russa, e che quindi non sono in grado di integrarsi nella società russa, cambia il volto delle città russe, il che porta alla deformazione dello spazio giuridico, culturale e linguistico unitario del paese.

Nelle città più grandi stanno sorgendo e si stanno sviluppando a pieno ritmo delle enclave etniche chiuse, che diventano focolai di corruzione, di criminalità etnica organizzata e di migrazione illegale. Siccome vivono secondo le proprie leggi, costituiscono un terreno di coltura per l’estremismo e il terrorismo, oltre a essere fonte di enorme tensione nella società.

In queste condizioni, la Russia ha bisogno:

• Che vengano inserite delle modifiche all’attuale Modello di politica migratoria della Federazione russa per gli anni 2019-2025, come pure che dette modifiche vengano inserite nella legislazione russa in materia di immigrazione;

• Che venga elaborata e approvata una nuova versione del «codice sull’immigrazione» (il progetto di Legge federale «Sulle condizioni di entrata [uscita] e soggiorno [permanenza] nella Federazione russa di persone straniere o di persone senza cittadinanza»);

• Che vengano approvati degli emendamenti che rafforzino in modo sostanziale la responsabilità penale e amministrativa di crimini e infrazioni nell’ambito dell’immigrazione;

• Che venga perfezionata la normativa che regola le questioni della cittadinanza della Federazione russa, come pure la tutela dei diritti e degli interessi legittimi dei concittadini.

I documenti di pianificazione strategica sopra elencati, nonché le leggi federali, devono essere adeguati ai nuovi approcci concettuali corrispondenti alle nuove condizioni, come pure alle sfide e alle minacce che la Russia dovrà affrontare nei prossimi anni, in seguito alla situazione politico-militare e geoeconomica mondiale in rapido cambiamento.

Le priorità fondamentali della nuova politica di immigrazione della Federazione russa devono essere:

1. Tutelare le famiglie russe, i loro diritti e interessi socioeconomici. Creare condizioni che garantiscano l’occupazione dei cittadini della Federazione russa, come pure un alto livello di redditi per le famiglie russe;

2. Tutelare l’identità della civiltà russa, lo spazio unitario del paese in ambito giuridico, culturale e linguistico. Tutelare i diritti e gli interessi legittimi del popolo russo e degli altri popoli autoctoni della Russia;

3. Tutelare il mercato del lavoro nazionale, garantire lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’economia russa e la crescita della produttività del lavoro;

4. Realizzare, da parte dello Stato, un efficace controllo, pianificazione e regolamentazione dei flussi migratori dall’esterno;

5. Creare condizioni favorevoli al massiccio rientro in Russia dei connazionali, nonché al trasferimento qui di specialisti stranieri altamente qualificati, di scienziati, di investitori assieme alle loro famiglie, che siano leali alla Russia e disposti a integrarsi dal punto di vista linguistico e culturale;

6. Limitare in modo sostanziale l’ingresso nella Federazione russa di forza lavoro straniera, di cultura diversa, e scarsamente qualificata. Introdurre la massima responsabilità giuridica ed economica del datore di lavoro nei confronti dei lavoratori stranieri di culture diverse da lui assunti;

7. Garantire la sicurezza antiterroristica, la lotta all’immigrazione illegale, nonché alla criminalità di matrice etnica.

Educazione e istruzione

La possibilità di assimilare la concezione del mondo e i valori etico-spirituali della civiltà russa sono un aspetto importantissimo del processo di nazionalizzazione delle élite russe contemporanee ma anche dell’educazione delle generazioni future di cittadini russi. La soluzione del suddetto problema esige la sovranizzazione del sistema educativo nazionale.

I programmi di istruzione, come pure i programmi educativi nazionali, devono essere epurati da concezioni e orientamenti ideologici distruttivi, segnatamente di matrice occidentale, estranei al popolo russo e deleteri per la società russa. Dev’essere elaborato e introdotto nel nostro insegnamento delle discipline sociali e umanistiche un nuovo paradigma socio-umanistico che poggia sull’identità della civiltà russa e sui valori etico-spirituali tradizionali russi.

Per giungere alla costruzione di un nuovo paradigma socio-umanistico si prevede:

• La revisione critica delle teorie e delle scuole scientifiche occidentali (in primo luogo nel campo delle scienze umane e sociali) che devono corrispondere alla visione del mondo sovrana russa, verificandone l’utilità o il carattere deleterio per il consolidamento dell’autocoscienza popolare.

• La revisione del corpus di conoscenze umanistiche, di teorie e concezioni comunemente accettate, in correlazione al sistema di idee della concezione del mondo e dei valori morali della civiltà russa.

• La riformulazione dei sistemi metodologici, degli standard e delle valutazioni a prescindere dai criteri e dai modelli internazionali (sostanzialmente imposti dall’Occidente).

• Una riforma del sistema nazionale di istruzione per conformarlo ai parametri principali della visione del mondo sovrana russa.

Al fine di attuare i Fondamenti di politica statale per la conservazione e il consolidamento dei valori etico-spirituali tradizionali russi, approvati dal Decreto del presidente della Federazione russa del 9.11.2022 n. 809, nel campo dell’istruzione è indispensabile elaborare e approvare un pacchetto di norme legislative e di materiali metodologici che concretizzino e chiariscano le principali disposizioni del Decreto n. 809 relativamente alla nostra scuola media e superiore.

patriarca Kirill

(I. Palkin, patriarchia.ru)

Sviluppo urbanistico e dello spazio

Per garantire un aumento significativo della natalità è indispensabile trasformare la Russia dal punto di vista dello spazio, ossia cambiare radicalmente la politica di sviluppo urbanistico e dello spazio.

In pratica ciò significa:

• rinunciare allo sviluppo prioritario dei grandi e grandissimi agglomerati urbani, alla costruzione generalizzata di edifici residenziali multi-appartamento, come pure alla super concentrazione delle risorse lavorative e delle forze produttive nelle megalopoli;

• passare a una distribuzione uniforme, tradizionale in Russia, della popolazione e delle forze produttive sul territorio del paese tramite il massiccio trasferimento degli abitanti delle città in villaggi suburbani dotati di tutti i servizi, in abitazioni monofamiliari;

• convertire la priorità di sviluppo del settore edilizio nazionale verso la costruzione massiccia di abitazioni indipendenti, realizzata su scala industriale, che entro 10-15 anni dovrà costituire non meno del 70-80% del volume generale dell’edilizia abitativa del paese.

La soluzione dei problemi suelencati esige che vengano elaborate ed approvate urgentemente nuove redazioni dei Fondamenti di politica statale per lo sviluppo regionale, della Strategia dello sviluppo spaziale, come pure che vengano introdotti degli emendamenti nella versione attuale delle Strategie per lo sviluppo dell’edilizia abitativa e dei servizi comunali.

Come obiettivo principale della nuova politica statale per lo sviluppo regionale, della politica di sviluppo spaziale e urbanistico, nonché dello sviluppo del settore edilizio, dobbiamo porre il raggiungimento di un incremento demografico naturale costante della popolazione russa, da raggiungere tramite elevati indici di natalità (principio demografico). Il principale criterio di valutazione dell’efficacia negli ambiti sopra indicati dell’amministrazione statale, deve essere il cambiamento del tasso di fecondità totale (TFT).

La centralità del principio demografico presuppone che nella nuova redazione dei Fondamenti di politica statale per lo sviluppo regionale, nonché della Strategia dello sviluppo spaziale venga sancita la priorità degli interessi statali tesi a garantire il benessere delle famiglie e l’incremento della natalità rispetto agli interessi dei monopoli naturali russi, quando si tratta di decidere la distribuzione delle forze produttive sul territorio nazionale.

Entro il 2050 la Russia dovrà trasformarsi da un territorio con 16 megalopoli e immensi spazi spopolati, in un paese popolato e organizzato in modo uniforme, con edifici di pochi piani, con 1000 città piccole e medie rivitalizzate, una sorta di Gardarika2 del XXI secolo.

I villaggi suburbani devono diventare il principale tipo di insediamento del paese, l’80% della popolazione russa (ossia più di 30 milioni di famiglie russe) dovrebbe vivere in case di proprietà indipendenti, su terreno proprio. Nell’insediamento e nello sviluppo dei territori si dovrebbe prestare attenzione alle questioni della sicurezza, dell’occupazione, del livello dei redditi reali, di un ambiente circostante favorevole, della presenza di cibo sano, di alloggi confortevoli, dell’accessibilità alle tecnologie più avanzate, come pure all’infrastruttura sociale, dell’informazione e dei trasporti.

Vivere sulla propria terra, in condizioni ecologicamente favorevoli e confortevoli, nella propria casa dotata delle comodità necessarie, in cui si può formare una famiglia, generare e crescere tre o più figli, deve diventare l’incarnazione visibile delle idee del Mondo russo.

Sviluppo economico

La Russia ha bisogno di un’economia sovrana ed efficiente basata sul pieno controllo del proprio sistema monetario e finanziario, nonché sullo sviluppo avanzato delle industrie, delle tecnologie e il passaggio a un nuovo (sesto) paradigma tecno-economico.

I principali obiettivi dell’economia nazionale devono essere la crescita del benessere reale delle famiglie russe, l’aumento del numero di posti di lavoro, l’incremento della natalità, il popolamento e lo sfruttamento degli immensi spazi della Russia, la sovranità e la capacità difensiva del paese, nonché la competitività delle tecnologie, delle merci e dei servizi russi sul mercato interno ed estero.

Per formulare le proposte, volte a raggiungere gli obiettivi sopra indicati, il Comitato socioeconomico del Concilio mondiale del popolo russo ha elaborato il programma «Giustizia sociale e crescita economica», per uno sviluppo socioeconomico avanzato della Russia.


(foto d’apertura: I. Palkin, vrns.ru)

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