21 Ottobre 2019

Emergenza rifiuti a Mosca: finiranno tra i boschi del Nord?

Angelo Bonaguro

A Šies, località sperduta nei boschi della Russia settentrionale, sta per essere costruita una colossale discarica dove verranno stoccate ogni anno mezzo milione di tonnellate di rifiuti urbani di Mosca. Come spesso succede, la decisione è stata presa centralmente senza rispettare i timori e le opinioni delle popolazioni locali, che si sono mobilitate.

Nell’Estremo Oriente russo vi sono aree boschive dove gli alberi sembrano addobbati con i sacchetti di plastica che il vento raccoglie e disperde dalle discariche – ha dichiarato la biologa Elizaveta Protas a dw.com.
Complessivamente, secondo i dati del Servizio federale per il controllo dell’utilizzo delle risorse naturali, nel 2018 sono stati prodotti 7,2 miliardi di tonnellate di rifiuti tra industriali e civili (+14% rispetto al 2017), per la maggior parte si tratta di residui della lavorazione mineraria, in buona parte riciclabili.
Con i suoi 70 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani (RSU) all’anno per una media di 450 kg a cittadino, la Russia si pone al sesto posto al mondo tra i maggiori produttori di spazzatura, costituita in maggioranza da alimentari (41%), imballaggi di carta (35%), vetro (8%) e plastica (3%). Solo 5 milioni di tonnellate vengono riciclate, il rimanente finisce nelle discariche o negli inceneritori.

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Angelo Bonaguro

È ricercatore presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si occupa in modo particolare della storia del dissenso dei paesi centro-europei.

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