9 Agosto 2021

Mosca ha le sue buone tradizioni. Cronaca di ordinaria resistenza

Redazione

Questo periodo che precede le elezioni alla Duma è denso di nuove leggi antidemocratiche, divieti, chiusure di media, arresti, processi e censure. Ma la società civile continua la sua strada. Fare la guardia sul luogo di un omicidio politico mantiene viva la coscienza della verità. Una piccola minoranza «che dissente» dissemina segni di memoria e solidarietà.

Pubblichiamo alcuni brevi stralci del diario quasi quotidiano di una moscovita che, assieme ad altri moscoviti, da mesi garantisce una presenza costante, 24 ore su 24, sul ponte Bol’šoj Moskvoreckij, il luogo dove il 27 febbraio 2015 venne ucciso l’oppositore Boris Nemcov (ex-vice premier nel governo El’cin). Si tratta del ponte che dalle mura del Cremlino porta oltre il fiume Moscova, che oggi molti hanno ribattezzato «ponte Nemcov».
Karina Starostina, volontaria dell’Associazione Memorial, da mesi, ogni volta che torna a casa dopo aver fatto il suo turno sul ponte, scrive le impressioni della giornata.

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