14 Marzo 2019

La Russia vuole l’autarchia digitale

Giacomo Foni

La Federazione russa vuole realizzare un internet autarchico, che funzioni anche se disconnesso dalla rete globale. Vince l’idea della fortezza assediata. Che implicazioni avrà questo sulla libertà dei cittadini? Qual è il confine tra controllo e censura?

Come riportato nelle scorse settimane da vari media italiani e internazionali, la Federazione russa è in procinto di varare il cosiddetto «Programma nazionale di economia digitale», che mira a rendere il runet (ossia l’internet di lingua russa) indipendente dalla rete globale, a creare cioè una sorta di intranet autarchico, capace di funzionare anche in caso di disconnessione dal resto della rete. Per questo motivo, salvo proroghe, sarà effettuato entro il 1 aprile 2019 un test di disconnessione dai router internazionali, per verificare le eventuali criticità del progetto e i punti in cui intervenire.

 

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Giacomo Foni

Ricercatore e traduttore presso la Fondazione Russia Cristiana, vincitore nel 2015 del premio Russia-Italia attraverso i secoli per la traduzione di Lettere ai Nemici del filosofo Nikolaj Berdjaev. Fra i suoi interessi la letteratura e la cultura filosofica russa, la storia della Chiesa, i problemi legati ai rapporti religiosi tra Oriente e Occidente.

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