23 Agosto 2018

Noi, figli di una violenza inaudita

Andrej Kordočkin

La società russa cova in sé la violenza ereditata dal passato. Che contagia i tutori dell’ordine. I fatti recenti di violenze in varie prigioni denunciano un profondo malessere di tutta la società… Cosa può fare la Chiesa? Risponde un sacerdote.

Padre Andrej Kordočkin, da oltre dieci anni parroco della chiesa di Santa Maria Maddalena a Madrid e cappellano nelle carceri spagnole, commenta alcuni recenti fatti di cronaca che riguardano le violenze e torture perpetrate dalle forze dell’ordine e dalla polizia penitenziaria russe contro cittadini arrestati e detenuti. Queste notizie trapelano con insistenza sui media da tempo. Il 20 luglio di quest’anno «Novaja gazeta», giornale d’opposizione, ha pubblicato un video di 10 minuti che mostra il pestaggio di un detenuto, ripreso nel carcere di Jaroslavl’ dagli stessi agenti. I sei responsabili sono stati arrestati, ma il vicedirettore del FSIN (Servizi federali per l’applicazione delle pene) ha dichiarato che il detenuto li aveva provocati. Il punto è che questi fatti comprovati di violenza non sembrano scuotere le autorità; manca il concetto fondamentale di diritto della persona. Intanto l’avvocato Irina Birjukova, dell’organizzazione civile «Verdetto sociale», che ha consegnato il video alla stampa, ha lasciato la Russia in seguito alle minacce di morte. Poco dopo, sabato 22 luglio, è giunta notizia che nel carcere di Brjansk un detenuto, ammanettato a un tavolo e con la testa avvolta in un lenzuolo, è morto per soffocamento. In passato Michail Chodorkovskij, ex magnate del petrolio incarcerato per 10 anni, aveva testimoniato che nel lager di Segeža dov’era recluso la tortura era d’uso comune. La notizia è stata confermata da un altro detenuto del lager, l’oppositore Ildar Dadin. Il direttore del lager, che aveva negato ogni addebito, dopo alcuni mesi era stato inquisito per abuso d’autorità ed estorsione ai danni dei detenuti.

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Andrej Kordočkin

Nato a Leningrado, ha studiato teologia a Oxford e dopo un periodo di insegnamento a San Pietroburgo ha proseguito gli studi di nuovo in Inghilterra, dove si occupava contemporaneamente della cura pastorale della comunità ortodossa a Glasgow. Da diversi anni è parroco della chiesa di Santa Maria Maddalena a Madrid e cappellano nelle carceri spagnole.

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