4 Settembre 2023
Jašin: Ringrazio l’Ucraina, ma resto qui
Il 29 agosto l’Ucraina ha proposto di scambiare soldati russi catturati con prigionieri di coscienza detenuti in Russia. Un gesto di umanità che sconfigge la guerra. Il’ja Jašin, esponente della resistenza antiputiniana, ha fatto sapere dalla prigione che ringrazia ma vuole restare per «ricostruire la casa».
L’Ucraina ha annunciato di essere pronta a scambiare prigionieri politici russi contrari alla guerra con soldati delle forze armate russe prigionieri [in Ucraina]. I giornalisti, interpellandomi attraverso gli avvocati, mi hanno chiesto se sarei d’accordo con questo scambio. Per chiarire la questione, vorrei fare una breve dichiarazione.
1. Accolgo con favore l’iniziativa dell’Ucraina e sono grato a coloro che l’hanno pensata. Nel pieno della guerra sullo sfondo di bombardamenti incessanti, un simile atto di umanità ha un grande valore.
2. Spero che la parte russa accetti l’offerta e che lo scambio possa aver luogo presto. La liberazione di prigionieri innocenti sarà una grande gioia.
3. Da parte mia, però, non vedo alcuna possibilità di scambio. Lo scambio implica l’emigrazione. E per me questo è inaccettabile.
4. La libertà in cambio dell’emigrazione è un baratto che il Cremlino ha offerto ufficiosamente a tutti i leader dell’opposizione sin dal 2021. Ho rifiutato questo baratto e da allora non ho cambiato posizione.
5. Restando in Russia, protesto contro il divieto di attività politica indipendente che è stato imposto di fatto a tutti i cittadini. Protesto contro la guerra criminale e barbara scatenata da Putin contro l’Ucraina. Ma allo stesso tempo difendo il mio diritto di vivere, lavorare ed esprimere liberamente le mie opinioni nel mio Paese.
6. Non andrò da nessuna parte e combatterò fino alla fine, per tutto il tempo che sarà necessario. La Russia è casa mia. E non lascerò la mia casa. Alla fine, qualcuno dovrà pur rimetterla in piedi, quando sarà venuto il momento.
Foto di apertura: Facebook