30 Novembre 2016
Viaggio in Ucraina – 3. Un cuore più grande della guerra
L’amicizia con degli italiani ha dato il via a una rete di consulenze e collaborazioni prima inimmaginabili. L’esperienza dell’ex «nemico di guerra» don Carlo Gnocchi sostiene i volontari di oggi. Bellezza e speranza procedono insieme.
Da cosa nasce cosa: il contatto con i bambini colpiti dalla guerra nel Donbass ha richiamato alla mente di qualcuno il precedente italiano dei «mutilatini» raccolti da don Carlo Gnocchi. Cappellano degli alpini nella campagna di Russia, don Carlo era infatti tornato dal fronte con la ferma decisione di curare le piaghe della guerra, e aveva iniziato raccogliendo i piccoli mutilati e orfani di guerra.
E in Ucraina è iniziata una nuova, magnifica impresa al tempo stesso assistenziale e culturale. Assistenziale perché è stato naturale rivolgersi alla Fondazione don Gnocchi come massima specialista nel recupero degli handicap fisici, per avere consigli e istruzioni; ma anche culturale perché la figura del beato Carlo Gnocchi ha un valore unico nella comprensione e nell’accoglienza del «dolore innocente». Questa è stata la chiave veramente vincente dell’operazione.
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Marta Dell'Asta
Marta Carletti Dell’Asta, è ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si è specializzata sulle tematiche del dissenso e della politica religiosa dello Stato sovietico. Pubblicista dal 1985, è direttore responsabile della rivista «La Nuova Europa».
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