9 Dicembre 2022

Le Chiese in Ucraina, gli amari frutti della guerra

Marta Dell'Asta

Un decreto di Zelenskij mette al vaglio la fedeltà politica degli ortodossi ucraini legati a Mosca. Un terreno scivoloso per la società. E un vaglio doloroso per l’unità dei cristiani.

Qualcuno ha detto che è caduto un bastione di Mosca nel cuore di Kiev: il 1° dicembre la storica Lavra delle Grotte, culla del cristianesimo e del monachesimo nell’antica Rus’, è stata tolta dal governo alla Chiesa ortodossa di obbedienza moscovita e assegnata alla Chiesa ortodossa autocefala ucraina.

Qui la risposta dei cristiani dovrebbe essere invece quella di portare la propria testimonianza con ragioni diverse da quelle degli Stati, forse le sole ragioni capaci di indicare una via di uscita da una situazione che, restando all’interno delle logiche statali, sembra totalmente bloccata in un vicolo cieco.

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Marta Dell'Asta

Marta Carletti Dell’Asta, è ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si è specializzata sulle tematiche del dissenso e della politica religiosa dello Stato sovietico. Pubblicista dal 1985, è direttore responsabile della rivista «La Nuova Europa».

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