2 Marzo 2022
Rimaniamo uomini nella tragicità degli eventi
Non è vero che i russi hanno una mentalità da schiavi e nemmeno da invasori. È l’ideologia che crea i mostri. In passato, in altri tempi duri, russi e polacchi si sostenevano a vicenda.
Era il maggio 1984 quando Zbigniew Bujak, allora leader del sindacato informale Solidarność, scrisse una lettera al dissidente Vladimir Bukovskij – all’epoca espulso in Occidente – in cui lo ringraziava per quanto aveva scritto nel suo libro Il vento va e poi ritorna. «Il Suo libro – scrive Bujak – mi ha permesso di superare il cliché che si è fissato nella mente di molti polacchi, secondo il quale i russi avrebbero una mentalità da schiavi e per loro il bolscevismo sarebbe solo la continuità naturale della loro storia (…). È sempre più chiaro che il bolscevismo non poteva essere consolidato in Russia se non attraverso un terrore infinito che ha provocato milioni di vittime. (…) Il suo libro suscita entusiasmo perché mostra che, nonostante un tributo mostruoso, ci sono ancora uomini pronti a combattere per la verità».