7 Dicembre 2021

Dialogo postumo con il padre

Giovanna Parravicini

Presentazione a Mosca dell’ultimo libro di Vladimir Zelinskij. Attraverso un drammatico colloquio con il padre, vittima delle contraddizioni del tempo, l’autore riflette sull’epoca sovietica e le sue generazioni: per andare alle radici della gigantesca «epidemia ideologica» che nel ‘900 contagiò il paese.

Padre Vladimir, sacerdote ortodosso russo teologo e pubblicista, ex-docente universitario e parroco a Brescia, negli anni ’70-80 è stato uno degli autori più interessanti e profondi del samizdat religioso. I suoi testi sono sempre stati in qualche modo impostati come un dialogo: dialogo con le forze vive della società all’interno del mondo sovietico in cui è vissuto fino alla maturità, dialogo con il pensiero, le tradizioni e l’esperienza del cristianesimo occidentale, e così via. Fino al volume presentato  alla «Biblioteca dello spirito», una tappa raggiunta ormai sul limitare della vecchiaia, che lo vede impegnato in un sofferto dialogo con il padre e, attraverso il padre, con un’intera generazione e con la storia del suo paese; un dialogo che non censura le contraddizioni, non cancella errori e limiti lucidamente individuati nel corso di una riflessione sviluppatasi nell’intera vita, ma rilegge ogni cosa alla luce dello sguardo divino, in una prospettiva di misericordia che comprende la dimensione storica entro quella dell’eterno.

La lettura dell’articolo completo è riservata agli utenti abbonati, effettua il login o abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

Giovanna Parravicini

Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana. Specialista di storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e di storia dell’arte bizantina e russa. A Mosca ha collaborato per anni con la Nunziatura Apostolica; attualmente è Consigliere dell’Ordine di Malta e lavora presso il Centro Culturale Pokrovskie Vorota. Dal 2009 è Consultore del Pontificio Consiglio per la Cultura.

LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI

Abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

ABBONATI