24 Novembre 2017

Aperto a Butovo il Giardino della memoria

Delfina Boero

Le fosse di Butovo, fuori Mosca, custodiscono i resti di 20.762 persone fucilate sotto Stalin. A ottobre vi è stato inaugurato il «Giardino della memoria», un luogo per ricordare e perdonare. Così Mosca ospita due memoriali del terrore.

Sono state scoperte nei primi anni ‘90 le fosse comuni nel poligono dell’NKVD a Butovo, alla periferia sud di Mosca, che custodiscono i corpi di oltre 20.000 vittime innocenti del terrore staliniano; gente di ogni estrazione, fra cui numerosi martiri. Prima di allora, per lunghi decenni amici e familiari dei fucilati avevano atteso invano notizie veritiere sulla loro sorte. Il terreno del poligono, donato dallo Stato alla Chiesa ortodossa nel 1995, è diventato un luogo della memoria sempre più visitato. Oggi la costruzione di un grande monumento ha restituito a questi morti il nome e la dignità di cui il regime li aveva privati. Per la società russa è un invito a guardare senza censure al proprio passato, condizione indispensabile per riconciliarsi e affrontare serenamente il presente e il futuro.

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Delfina Boero

È ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana. Fra i suoi interessi, la storia e la cultura della Repubblica Democratica Tedesca, la vita religiosa e culturale in URSS, nella Federazione Russa e nelle ex Repubbliche sovietiche.

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