8 Febbraio 2021

Da Lenin a Lennon: il Muro più famoso di Praga

Angelo Bonaguro

A quarant’anni di distanza dalla morte di John Lennon, nella capitale ceca esiste ancora il muro dedicato al cantautore, simbolo di libertà durante il comunismo. Per il regime Lennon incarnava la «lotta pacifista all’imperialismo» ma «corrompeva» i giovani. Equilibrismi totalitari per tenere in pugno la gioventù.

In una lettera alla moglie inviata dal carcere nel marzo 1981, il drammaturgo e dissidente Václav Havel rifletteva sulla morte di John Lennon, vittima di un esaltato nel dicembre 1980: «Un gesto in sé così privo di senso – scrive Havel – che è impossibile pensarlo come qualcosa di diverso da un simbolo», «uno sparo esploso dalla realtà degli anni ’80 contro un sogno al tramonto, quello degli anni ’60 sulla pace, la libertà, la fratellanza», ideali che «non possono essere messi in discussione né dal tempo, né dalla storia, essendo dimensione imprescindibile dell’esistenza umana e pertanto anche della storia che, benché fatta di repressioni, omicidi, stupidaggini, guerre e violenze, è al contempo storia di bei sogni, desideri e ideali».


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Angelo Bonaguro

È ricercatore presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si occupa in modo particolare della storia del dissenso dei paesi centro-europei.

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