24 Maggio 2022
Denuncio perché non voglio sapere
Rispetto all’epoca sovietica, oggi chi denuncia il dissenso nei confronti dell’«operazione speciale» lo fa soprattutto per evitare di conoscere tutto il male che potrebbe emergere dalle nebbie della propaganda ufficiale.
Con la guerra arrivano i delatori. Dopo l’approvazione delle nuove disposizioni di legge che puniscono la diffusione di notizie ritenute false o la diffamazione delle forze armate, non sono pochi i cittadini pronti a segnalare alla polizia coloro che condannano l’aggressione russa e simpatizzano con l’Ucraina: denunce per la richiesta di rimuovere la lettera Z dalle istituzioni pubbliche o sui trasporti, per aver scritto «no alla guerra» sulla neve, per aver usato i colori giallo e blu della bandiera ucraina nel dipingere una staccionata, per qualsiasi manifestazione che contraddica l’unica versione possibile.
Soprattutto nel mondo della scuola si sono moltiplicati i casi di insegnanti finiti nei guai per aver espresso il loro dissenso.
La lettura dell’articolo completo è riservata agli utenti abbonati, effettua il login o abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.
Anna Kondratova
Moscovita, laureata in sociologia. Ha seguito da vicino lo sviluppo del movimento d’opposizione in Russia. Giornalista e saggista.
LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI