Siamo tutti sovietici ovvero il fascino universale dell’ideologia
14 Maggio 2020Chi è infettato dal virus dell’ideologia sembra razionalmente critico, e invece ha perso la misura dell’umano.
Chi è infettato dal virus dell’ideologia sembra razionalmente critico, e invece ha perso la misura dell’umano.
Esiste un virus della mente che si comporta come il Covid-19, contagioso e mutevole, ma persistente…
Non sono un medico, né un virologo né insomma un esperto di cose che oggi vanno per la maggiore, quindi quel che vi dico non ha utilità pratica. Però è importante.
Nel clima di agitazione legato alla pandemia, la nostra umanità si gioca nel buon uso della ragione, e nel rispetto della realtà dei fatti.
Discorsi colti al volo in metro. Brani di ordinario conformismo e di incredibile onestà.
Ci sono persone che percorrono centinaia di chilometri per assistere al processo di un amico…
«…Sì, voi ortodossi avete l’antica tradizione, lo splendore delle icone, la spiritualità e i Santi Padri, e la liturgia così solenne…
Eppure, una volta saltati giù dalla barca di Pietro vi siete trasferiti su varie scialuppe di salvataggio, navigando ciascuno per proprio conto».
Proviamo a cambiare la giustizia con la misericordia, il sarcasmo con la tenerezza, la «giusta ira» con la compassione.
È finito il giorno più importante dell’anno, il suo cuore profondo cui tutti gli altri giorni tendono. Il cuore profondo perché la memoria non è un omaggio al passato, ma […]
Visto da lontano, il sacerdozio affascina per la vicinanza con Dio. Sembra che appena passata la soglia, già vi si è dentro. Ma la vicinanza si ritira.
Il Museo del genocidio lituano è stato visitato da papa Francesco assieme a monsignor Tamkevičius che qui fu prigioniero. La visita del Museo è un’esperienza forte, un percorso di crescita.
Vuoi che non credessero alle sue minacce, comunque nessuno fece niente. E poco dopo fumo e fiamme erano lì a un passo. Il terrazzo d’ingresso bruciava, così che si poteva uscire solo dalla finestra.
Ho avuto un pensiero molto triste: questa nostra grande letteratura russa – così tesa, sofferta, amara, disperata, paradossale, straziante come la nostra vita, raffinata, dolorosa e dolente… ebbene, bisogna proibirne l’insegnamento nelle scuole.
La capacità di discutere là dove si è totalmente in disaccordo, senza per questo demonizzare l’oppositore e senza neppure umiliarlo, pronti, invece, a ponderare con rispetto gli argomenti di chi la pensa diversamente.
La guerra è uno stato d’animo, una posizione davanti al mondo, indotta dal sistema ma avallata individualmente.