Ringrazio per questo splendido, terribile anno
18 Luglio 2023Un anno nell’emigrazione, una «vita nova» abbagliante e terribile.
Un anno nell’emigrazione, una «vita nova» abbagliante e terribile.
La vita è bella anche se è in corso una tragedia. Se lo dimentichiamo lasciamo vincere il male.
Non si tratta di stracciarsi le vesti pubblicamente, ma di parlare onestamente di dolore e responsabilità.
L’ostilità verso i russi che serpeggia in Europa è una strada pericolosa per tutti.
Chiudere i teatri e bombardare i civili rientrano nello stesso copione.
In rete si scrive che tutti odiano i russi, che gli ucraini non vorranno mai più parlare russo… Ma è veramente così? A cosa serve caricare i toni? La rete è miope.
Ci sono voci dal valore inestimabile… quelle dei singoli che non rinunciano a dire io.
La schiettezza ossia il linguaggio che pungola l’indifferenza.
Scimmiottiamo i sentimenti, la compassione e ci sentiamo a posto. E il rischio di un rapporto diretto?
La preghiera più intensa non può dimenticare il mondo, perché Dio è lì.
Tutto può aiutarci a rientrare in noi stessi, basta cogliere le occasioni. E perdonare non è una passeggiata…
Se nessuno ha bisogno di noi, noi invece abbiamo bisogno degli altri… Per fortuna.
Si può ringraziare anche in tempo di Covid? Certo che si può.
Quattro chiacchiere su un tassì, a Mosca. Dall’insofferenza per gli immigrati e gli ebrei all’accendersi del buon senso…