Caspita, gli idraulici!
11 Gennaio 2019Sono venuti gli idraulici, dei tipi cordiali che parlavano come degli intellettuali. Vitja e Vova. Hanno sostituito presto e bene quel che dovevano sostituire. «Ma dov’è il gatto? – ha […]
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In internet ho intravisto una fotografia del funerale dello scrittore Andrej Platonov, il 5 gennaio 1951. Probabilmente, io che scrivo rimango oggi l’ultimo ad aver visto e a ricordare il […]
Dicembre 2018 Sono passati 30 anni dal terremoto in Armenia. Il terremoto, per noi. A quel che so ci furono vittime in ogni famiglia armena. A Spitak e Leninakan. Fu […]
In una scuola di Pietroburgo hanno assegnato come compito ai ragazzini di dieci anni «scrivi una lettera al papà al fronte», secondo le indicazioni contenute nel manuale scolastico Testi letterari di L. Klimanova.
Ho provato ad immaginare cosa sarebbe successo se avessero chiesto di scrivere «al papà al fronte» a mia figlia quando aveva 10 anni. Sarebbe scoppiato un putiferio. La mia fantasia riesce a immaginare solo una scenata, un 5 per non aver fatto il compito e la chiamata dei genitori a scuola.
Il tempo trascorso dalla rivoluzione in qua non può essere pienamente descritto se non dalla parola «catastrofe», non c’è parola più adeguata. «Catastrofe» è il termine più comprensivo, perché include sempre qualcosa di sovrapersonale, quasi di cosmico, quasi non dipendesse neppure dagli uomini, figurarsi dal singolo; include crimini e sofferenze, e anche il democidio – parola che ho appreso di recente e che riguarda l’uccisione di un popolo da parte del proprio governo.
I miei vecchi, che hanno vissuto la battaglia di Oranienbaum e di Leningrado, l’assedio, l’evacuazione, vivevano con un pensiero: «Mai più guerra». Con questo pensiero si teneva duro davanti alle […]
Fra pochi giorni sarà il 29 ottobre. Troviamoci al solito posto, presso la pietra delle Solovki. Leggeremo un lunghissimo elenco commemorativo, lungo quanto un’intera giornata, e ciò nonostante citeremo solo […]
Qualche tempo fa ho sentito una signora di mia conoscenza usare un brillante neologismo: decristianizzarsi. «Noi qui ci stiamo decristianizzando piano piano – ha detto con un sorriso – capisci, […]
È uscito un articolo a firma Marija Kiseleva in difesa della riforma delle pensioni. La signora, dottore in psicologia, è moglie di Dmitrij Kiselëv, giornalista del canale tv Russia 1. […]
Non vorrei stuzzicare i lettori russofoni con i miei discorsi, ma c’è nella storia dell’autocefalia ucraina un particolare su cui nessuno, fra quanti scrivono con intelligenza, con rabbia, con micidiale […]
Sof’ja Petrovna, protagonista dell’omonimo romanzo di Lidija Čukovskaja era convinta della giustezza assoluta dell’ordinamento socialista sovietico. La sua certezza non viene meno neppure quando arrestano suo figlio: certo le cose […]
Tempo fa ho scritto un saggio, La mediocrità come pericolo sociale. Mi sbagliavo. Il pericolo è un altro. Quello che si presenta sulla nostra scena storica non è neanche più […]
Oggi si discute molto sul vero patriottismo, sull’orgoglio nazionale; Sergej Averincev diceva: «Penso che l’amore per un paese, come l’amore per una persona, si esprima nella sollecitudine, in un atteggiamento […]
Mia mamma ha 82 anni ed è malata cronica. In pratica questo vuol dire che ha un sacco di problemi e guarirla non si può. Nessuna medicina può ridarle i […]
Sono sotto l’impressione di una recente discussione. Se d’un tratto, per qualche misterioso motivo, cominciassi a giustificare il male e l’ingiustizia tirando fuori «la nostra arcana mentalità e il nostro […]