2 Marzo 2016

Gorbačëv e i chioschi

Ol'ga Sedakova

Poetessa, scrittrice e traduttrice moscovita, è docente alla Facoltà di Filosofia dell’Università Statale Lomonosov. Erede della tradizione della grande cultura russa, la sua opera è tradotta in numerose lingue e ha ottenuto riconoscimenti, quali il premio Solov’ëv e il premio Solženicyn.

Alcune brevi osservazioni.
Uno dei primi anni di Gorbačëv (era in estate) nelle vie di Mosca sono comparsi i primi chioschi che vendevano bibite fresche, e commesse gentili che te le versavano. Era una cosa stupefacente. Più o meno nello stesso periodo è stato concesso ai cittadini di scegliersi da soli la verdura (patate, cipolle ecc.) nei negozi. Questo sì che è un cambiamento! – avevo pensato io. La smettono di trattare la gente come materiale andante, a basso costo per i grandi cantieri e le guerre.
Si rendono conto che quando fa caldo si ha voglia di bere!
Questo per me ha significato di più che non i discorsi sull’«accelerazione».
Chi avrebbe pensato che quella strada ci avrebbe portato fin qui, dove di notte i chioschi li demoliscono e stritolano con le ruspe le oche d’importazione…

Tags: