30 Marzo 2017

A proposito di corruzione

Ol'ga Sedakova

Poetessa, scrittrice e traduttrice moscovita, è docente alla Facoltà di Filosofia dell’Università Statale Lomonosov. Erede della tradizione della grande cultura russa, la sua opera è tradotta in numerose lingue e ha ottenuto riconoscimenti, quali il premio Solov’ëv e il premio Solženicyn.

Parliamo di corruzione, naturalmente. Come si fa a non pensarci.
A me non interessa affatto chi ha i miliardi sporchi, gli yacht e le ville, e quanti ne ha. Questo sarebbe ancora niente: hanno arraffato tutto quel che potevano e poi strisciano nel loro angolo.
Quella che più mi urta è la componente nepotista della corruzione, che diventa un vero attentato al futuro di tutti.
Ma la cosa principale è ancora un’altra. La corruzione (dal latino corruptio: guasto, marciume) non è l’inventario delle cose rubate e delle altre illegalità, ma è un’energia. Che non può non esplicarsi. È questa energia che distrugge un parco dietro l’altro, un monumento dietro l’altro, che sfratta un milione e mezzo di cittadini dalle loro abitazioni, e così via.