14 Agosto 2020

Elena Avaliani, la farmacista che cercava Dio

Giovanna Parravicini

Il 27 luglio è morta a Mosca Elena Avaliani, una delle tante persone la cui vita è stata segnata dall’incontro con padre Aleksandr Men’. Per lei questo incontro si era poi approfondito attraverso la paternità del cattolico don Giussani e l’appartenenza alla Fraternità San Giuseppe. Paralizzata da vent’anni, ha sempre testimoniato a chi la incontrava la pienezza che la vita può assumere in ogni circostanza, quando è vissuta nell’amicizia di Cristo.

Da otto anni è confinata nella sua stanzetta, in un appartamento moscovita dove vive insieme alla figlia Maša e alla nipotina Polina, costretta alla semi-immobilità da un ictus che nel 2000 le ha rivoluzionato la vita. Ciò che di lei colpisce, incontrandola, è il pacificante senso di compimento, di realizzazione, che le si legge sul volto.

Forse l’Atto d’amore di Ada Negri riesce a spiegare, per analogia, il mistero della tenerezza che, dopo anni di dolorose contraddizioni, Elena vive ora nei confronti di Mitja e della loro travagliata storia coniugale, come riabbracciata nella definitività della vocazione raggiunta.

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Giovanna Parravicini

Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana. Specialista di storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e di storia dell’arte bizantina e russa. A Mosca ha collaborato per anni con la Nunziatura Apostolica; attualmente è Consigliere dell’Ordine di Malta e lavora presso il Centro Culturale Pokrovskie Vorota. Dal 2009 è Consultore del Pontificio Consiglio per la Cultura.

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