9 Settembre 2024

Padre Men’, un uomo immerso nella vita

Delfina Boero

Il 9 settembre di trentaquattro anni fa padre Men’ veniva brutalmente assassinato. Chi volle la sua morte certo non immaginava che attraverso questo sacrificio Dio avrebbe fatto fruttificare il seme da lui gettato, per varie generazioni. L’umanità pienamente realizzata che vibrava in padre Aleksandr riaffiora oggi nell’opera degli hospice russi, e nella memoria di tanti.

Nel 1989, pochi mesi prima di essere ucciso, padre Aleksandr poté accedere per la prima volta all’Ospedale Pediatrico Federale con alcuni volontari della sua comunità parrocchiale. Nel 1992 una responsabile di quella caritativa confidava a una nostra redattrice che di padre Men’ «continuiamo a percepire la presenza reale, vivente al nostro fianco. La nostra opera è come il maturarsi, il germogliare del seme gettato a suo tempo da padre Aleksandr». Superando l’iniziale barriera di diffidenza (fino a pochi anni prima, in epoca sovietica, non era consentito svolgere volontariato in ospedale, men che meno a dei cristiani), il sacerdote conquistò la fiducia di medici e pazienti.


(foto d’apertura: alexandrmen.ru)

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Delfina Boero

È ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana. Fra i suoi interessi, la storia e la cultura della Repubblica Democratica Tedesca, la vita religiosa e culturale in URSS, nella Federazione Russa e nelle ex Repubbliche sovietiche.

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