15 Settembre 2016

Brno: dalla «marcia della morte» all’anno della riconciliazione

Angelo Bonaguro

Un’iniziativa ceco-tedesca per la riconciliazione tra i due popoli, a 70 anni dalla «marcia della morte» di Brno. «L’indifferenza verso gli altri e verso il destino comune apre la porta al male». La testimonianza della scrittrice Kateřina Tučková.

La «marcia della morte di Brno» è una ferita storica rimasta aperta tra cechi e tedeschi dal 1945, quando oltre ventimila tra donne, bambini e anziani di origine tedesca furono espulsi dalla città in una marcia forzata di 50 km verso il confine austriaco.
Oggetto di contese e recriminazioni, censurato dal regime comunista, l’episodio è tornato alla ribalta in Repubblica ceca l’anno scorso, con l’iniziativa dedicata all’«Anno della riconciliazione» lanciata da un gruppo di politici, storici e personaggi della cultura, e culminata con la Dichiarazione sulla riconciliazione e sul futuro comune tra le varie etnie del capoluogo moravo.

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Angelo Bonaguro

È ricercatore presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si occupa in modo particolare della storia del dissenso dei paesi centro-europei.

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