2 Aprile 2022

Gli angeli del Donbass

Anna Kondratova

Il «Viale degli angeli» nella capitale della repubblica separatista di Doneck, da iniziativa per ricordare i bambini morti durante gli scontri nel Donbass, è diventato un cavallo di battaglia della propaganda filorussa per giustificare l’intervento armato contro i «nazisti» ucraini.

«Il 7 agosto 2014 i nazisti ucraini hanno bombardato l’acquedotto di Gorlovka. Viktorija Beregovaja era nella sua dacia e stava innaffiando l’orto con la nonna. Schegge di granata l’hanno colpita alla testa, e la quattordicenne è morta sul colpo».
«Il sedicenne Michail Djadjuk è morto il 23 agosto 2014 per le gravi ferite riportate in seguito al bombardamento della città di Kirovskoe da parte dei nazisti ucraini».
«Il 2 gennaio 2015 i nazisti ucraini hanno bombardato la città di Šachtersk e una granata è esplosa nel cortile della casa dei Voronov, uccidendo Timoša di cinque anni, e suo padre».
«La mattina del 18 gennaio 2015, i nazisti ucraini hanno attaccato il quartiere Kirov a Doneck. Artemka Bobrišev, di cinque anni, è morto in seguito al bombardamento».

Sono solo alcune delle didascalie che accompagnano le foto ospitate sul sito 101life.net (oggi disponibile solo in versione Web Archive), che ha raccolto i casi di oltre 100 bambini morti durante i mesi più cruenti della guerra del Donbass, tra la primavera del 2014 e il febbraio 2015.


Quando arriva la propaganda, si mischiano le carte in tavola, si fa sciacallaggio delle stesse vittime per fini politici e il mondo viene diviso in buoni e cattivi. Ma non ci può essere pacificazione senza verità. Lo ricordava padre Zelinskij su questo portale: c’è la menzogna semplice, il fake che può essere smentito, e poi c’è la menzogna ideologica che non può essere smentita mai da nulla, che si trova fuori dalla sfera della verità, dei fatti, della logica.
Gli «angeli» di Doneck attendono ancora.

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Anna Kondratova

Moscovita, laureata in sociologia. Ha seguito da vicino lo sviluppo del movimento d’opposizione in Russia. Giornalista e saggista.

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