8 Ottobre 2018

La Pasqua e l’inaccettabile divisione

Antonij Bloom

Nel 1996 Mosca interruppe la comunione eucaristica con Costantinopoli a causa della Chiesa ortodossa estone che chiedeva l’autocefalia da Mosca. Allora il metropolita Antonij di Surož, nel sermone pasquale, richiamò il suo patriarca al dovere dell’unità.

Desidero aggiungere alcune parole a braccio, mi rivolgo in particolare al patriarca Aleksij.
Santità! Monsignore! Mi rivolgo a Lei come al venerabile capo della nostra Chiesa e come a un vecchio amico, perché Lei non ha mai respinto la mia amicizia. Per la prima volta in tutta la mia vita, per la prima volta nella vita di molti, abbiamo celebrato la Pasqua esultando per la vittoria di Dio e al tempo stesso piangendo su noi stessi e sulla nostra indegnità umana.

La lettura dell’articolo completo è riservata agli utenti abbonati, effettua il login o abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

Antonij Bloom

Andrej Bloom nasce il 19 giugno 1914 a Losanna. Trascorre la sua infanzia in Persia dove il padre, console russo, svolge servizio. Nel 1920, a seguito della rivoluzione, emigra in Francia dove studia medicina, e poi in Inghilterra dove si stabilisce. Nel ’28 si converte all’ortodossia. Nel 1943 fa la professione monastica e assume il nome di Antonij. Cinque anni dopo è consacrato sacerdote. Dal ’66 è metropolita di Surož ed esarca del patriarcato di Mosca per l’Europa occidentale. Muore nel 2003 a Londra.

LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI
Tags:

Abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

ABBONATI