16 Giugno 2023

Artemij di Grodno: Fratelli, tenete duro!

Carlotta Dorigo

La morte dell’arcivescovo bielorusso Artemij di Grodno ci ripropone la testimonianza di un pastore amante della verità e ostile al compromesso. Deposto per motivi politici, aveva impugnato l’arma della preghiera.

La Chiesa bielorussa ha perso un grande pastore, «saggio e umile», com’è stato più volte definito l’arcivescovo Artemij (Kiščenko) di Grodno, che si è spento a neanche 71 anni lo scorso 22 aprile. Una figura di pastore profondamente radicata in Cristo, che ha cercato di vivere il Vangelo senza riserve e senza compromessi.

Artemij nella sua schiettezza era una figura evidentemente scomoda per i vertici della struttura ecclesiastica bielorussa, legata da delicate relazioni al potere politico. Le dichiarazioni del vescovo di Grodno avevano infatti sollevato l’eterna questione del precario equilibrio fra Chiesa e politica, o meglio, a detta di Artemij, il precario rapporto tra la Chiesa e la verità.


(Foto di apertura: media.orthos.org)

La lettura dell’articolo completo è riservata agli utenti abbonati, effettua il login o abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

Carlotta Dorigo

Nata a Portogruaro (VE) nel 1994, nel marzo 2019 ha conseguito la laurea magistrale in Scienze filosofiche presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, discutendo una tesi sulle implicazioni etiche e religiose del pensiero politico di Robespierre.

LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI

Abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

ABBONATI