4 Agosto 2022

Lo sguardo del metropolita Antonij

Sergej Averincev

Un grande intellettuale russo, Averincev, che racconta un grande pastore, il metropolita Antonij Bloom. Lo sguardo acuto del primo coglie la profondità, la grandezza e il valore profetico del secondo. Da leggere per capire l’oggi.

È recentemente uscita l’edizione russa dell’ampia biografia del metropolita Antonij di Surož scritta da Avril Pyman (edizione inglese, 2016). Oltre ad aver lavorato lungamente sull’archivio del metropolita, la studiosa, docente di letteratura russa, era stata da lui accolta nell’ortodossia nel 1963, divenendo una sua figlia spirituale e una fedele parrocchiana.

A noi, abituati fin dalla nascita al peso ma, purtroppo, anche alle comodità, agli agi psicologici dell’illibertà, il metropolita con la parola e tutto se stesso ricordava che noi, secondo quanto dice san Paolo, siamo chiamati alla libertà (Gal 5,13). La libertà è esigente, in essa bisogna stare saldi, come leggiamo nel testo paolino (5,1): sì, qui non c’è modo di sedersi o di adagiarsi, si può solo stare saldi e resistere con tutte le proprie forze.

Per il metropolita questo era un tema centrale. Ne ho fatto esperienza personale anch’io, una volta che gli avevo buttato addosso i miei problemi postsovietici e mi sono sentito rispondere severamente: «Impari a essere libero!». E il suo sguardo… Non servivano altre parole.


Foto: Fondazione Patrimonio Spirituale Metropolita Antonij di Surož

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Sergej Averincev

Sergej Averincev (1934-2004), filosofo, filologo ed esperto di letteratura antica e medievale, fu una delle figure intellettuali più luminose della cultura russa del ‘900.

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