3 Maggio 2019

Pasqua a Ekaterinburg: il volto della provincia russa

Redazione

I fedeli con le candele accese, le processioni coi canti e le icone sono immagini della Pasqua ortodossa che ci sono ormai familiari. Questa testimonianza che viene dalla provincia russa arricchisce il santino di elementi reali, al di là dei cliché e delle banalità dei media. La Via Crucis di Pasqua a Ekaterinburg nel commento su facebook di una credente.

Non ricordo una Pasqua nevosa come questa. Anche se in fondo questa nevicata anomala è del tutto spiegabile: alla liturgia pasquale e alla Via Crucis hanno preso parte il governatore Evgenij Kujvašev, il rappresentante del distretto federale degli Urali Nikolaj Zukanov, il sindaco di Ekaterinburg Aleksandr Vysokinskij e il deputato della Duma cittadina Timofej Žukov. E insieme a noi hanno proclamato con gioia: «Cristo è risorto dai morti!».
Cosa riportano i media di Ekaterinburg e i social sulle liturgie pasquali:
1 – La gran quantità di gente alle funzioni e alla Via Crucis.
2 – La presenza dei vip
3 – Il tempo che faceva
4 – Gli scout venuti dalla Palestina
5 – L’enorme kulič (il dolce pasquale)
6 – Il Fuoco Sacro

Su cosa invece sarebbe valsa la pena soffermarsi:

1 – La tipologia umana che va alle funzioni e partecipa alla Via Crucis. Il ritratto dell’Ekaterinburg ortodossa di oggi non è stato per nulla delineato, e la composizione sociale non è stata indagata. Emerge invece un’immagine insolita della Chiesa: tanti giovani e famiglie con bimbi piccoli, tanti uomini di mezza età e tante belle ragazze. E, com’è noto, le belle ragazze compaiono là dove la società ha delle prospettive.

2 – La gran quantità di invalidi alla Via Crucis, sotto la neve, la pioggia e la tormenta. Il brutto tempo non è stata una sorpresa, le previsioni lo avevano annunciato, e ha iniziato a nevicare alcune ore prima della processione. C’erano tantissimi invalidi, in sedia a rotelle, con le stampelle, sorretti dagli accompagnatori. Di fatto, la Via Crucis di Pasqua è stata la maggior manifestazione di massa di invalidi a Ekaterinburg. Qui si sentono bene, camminano e gioiscono insieme a tutti gli altri, e anche loro sono felici.

3 – Gli scout degli Urali. Un movimento molto interessante, che raccoglie ed educa giovani indipendenti che preferiscono andare in Chiesa e aiutare le persone senza genitori, e rappresenta un ambiente interessante e originale, capace di attirare gli adolescenti di Ekaterinburg.

4 – Riguardo all’enorme dolce di Pasqua, non è tanto importante che sia entrato nel Guinness dei primati, quanto che sia stato permesso a donne anziane e spesso sole di portarne via quanto ne riuscivano a portare, nel senso letterale dell’espressione. La generazione cresciuta nel deficit ha fatto esperienza di cosa significa «ce n’è abbastanza per tutti». Avreste dovuto vedere l’espressione di questa donne quando i volontari chiedevano loro: «Ne vuole ancora?». Eppure questa esperienza, che una persona normale fa in una famiglia con tutti i crismi, è molto importante perché emerga e si consolidi il senso dell’«uomo civile», la dignità e il rispetto per se stessi. Per lo stesso motivo è stato importante che tutta la città abbia potuto mangiare insieme. Un unico grande dolce pasquale che viene mangiato dal sindaco, dalle vecchiette e dai ragazzini contribuisce a rendere democratica l’atmosfera cittadina più che decine di azioni di protesta.

5 – La presenza dei rappresentanti politici della regione alla Via Crucis è importante non tanto per il suo significato politico, ma per quello umano. La prossima volta che ci rivolgeremo alle autorità potremo fare appello con coraggio alla dignità, alla bellezza e al valore dell’uomo; esse stesse ce ne hanno dato il pretesto e dovranno corrispondere in modo adeguato all’immagine che hanno offerto. Ma noi daremo loro una mano!

Oksana Ivanova

Sfoglia la gallery (foto e1.ru)

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