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Meeting 2024 • La «Casa del Faro», un hospice pediatrico a Mosca
La prefazione di Elvira Parravicini, neonatologa a New York, al volume «La casa del faro. Un hospice pediatrico a Mosca»: anche a migliaia di chilometri di distanza è possibile custodire la vita con la stessa passione per l’altro e il suo destino. La vicenda dell’hospice pediatrico di Mosca è presentata al Meeting di Rimini nella mostra «Un mondo in cui ciascuno è importante. Hospice, storie di una Russia sconosciuta».
Verso il Meeting • Frederika de Graaf: Semplicemente «esserci»
Non sono le sole doti organizzative che hanno fatto di Frederika de Graaf, olandese naturalizzata russa, il motore del più grande hospice moscovita, ma l’incontro con la fede che ha rivoluzionato il suo sguardo sull’uomo, la vita e la morte.
Un’insignificante statua sul Ponte Carlo…
Una delle statue che ornano il Ponte Carlo a Praga fu donata da un membro della famiglia Klar, che nell’800 per tre generazioni si occupò gratuitamente dell’educazione e della formazione professionale dei bambini non vedenti. Un’opera che continua ancor oggi.
László Batthyány, il medico ungherese che curava gratis
Durante il recente viaggio in Ungheria, papa Francesco ha fatto visita a un istituto che ospita bambini e giovani disabili e che porta il nome del beato medico László Batthyány, una figura molto simile a quella di s. Giuseppe Moscati.
Vladimír Krčméry, il medico slovacco che curava gli ultimi
Diceva: la nostra ricchezza sono i malati. Un medico intrepido che ha abbracciato la missione nel terzo mondo secondo i principi appresi dallo zio Silvo, testimone della fede in Slovacchia.
La mobilitazione fa tremare il paese e suscita fantasmi
Le notizie sui giornali non ci bastano a capire del tutto la tensione e la caduta libera del morale nella società russa. Per i russi stessi, le notizie sull’Ucraina erano in fondo astratte, finché la mobilitazione non ha bussato alla loro porta… mettendo in luce il bene e il male che è in ciascuno.
A trent’anni ho 500 bambini
Progettare la vita e finire a fare tutt’altro, è un rischio assoluto che offre una pienezza inaudita. Un messaggio dalla Russia orizzontale, quella che non demorde…
In rete si rilancia l’esperienza della carità
Un movimento di volontariato in crescita, aperto a tutti perché chiunque ha tempo, o soldi, o tenerezza da dare. Ed è la rete a diffondere l’idea che preoccuparsi degli altri è normale e l’uomo va messo al primo posto. Un intervento del Convegno 2020 di Russia Cristiana, «Una rete che imprigiona, una rete che sostiene, una rete che libera».
E se fosse una lezione salutare?
Una lettera e una visita in Russia di un parroco della Siria. Un’occasione per chi non ha paura di scontrarsi con la realtà.
Nella nostra vita ci sono dei “fari”…
La caratteristica della santità sta nel fatto che è impossibile passarle accanto e restare come prima. Tanja Krasnova ci racconta la sua vita tra i santi dei nostri giorni.
Preferisco aiutare che scontrarmi
Storia di Njuta Federmesser, che ha creato gli hospice in Russia. Tra il governo che vuole usarla e l’opposizione che sale in cattedra per giudicarla, lei pensa al bene delle persone. Senza cedere al fascino del potere o all’ideologia antiputiniana. Dice che «non possiamo aggiungere giorni alla vita, ma vita ai giorni sì».
Da dove viene il male del mondo?
«È facile credere in Dio quando attraversi i campi d’estate: il sole splende, i fiori profumano, l’aria freme colma dei loro odori. «E nei cieli io vedo Dio», come dice Lermontov. Ma qui? Dov’è Dio? Se Egli è buono, onnisciente e onnipotente, perché tace?».
Discesa agli inferi
Perché il dolore e la sofferenza? Che senso ha la morte? Perché il male nel mondo? Padre Georgij Čistjakov, morto nel 2007 e impegnato per tutti i quattordici anni del suo sacerdozio con i bambini affetti da malattie terminali, ha testimoniato con la sua vita che a salvare l’uomo dal potere distruttivo del male non è una teodicea, ma la compagnia vivente di Cristo.
«Allora, zia Tanja?» ovvero il contagio del miracolo
Tat’jana Krasnova, promotrice della beneficenza online racconta della carità che è la risorsa primaria di una società, del meccanismo del miracolo e di quello che in realtà non si sarebbe mai messa a fare se non fosse stato per una forma di contagio.
Aborto in Russia e Polonia: più che la legge, serve un’educazione
Sul piano giuridico, l’aborto è un fenomeno connotato ideologicamente. Oggi è in atto uno scontro fra due estremismi: chi vuole togliere qualsiasi vincolo, e chi dimentica che è avvenuto un processo di radicale laicizzazione.
Ucraina: progetti di recupero e il miracolo dell’amicizia
Attraverso facebook, la notizia delle iniziative di Kiev e Charkiv ha raggiunto una docente russa, che di punto in bianco ha preso il treno per partecipare a quelli che le sembravano momenti di vita. Ecco le sue impressioni.
Storie di papà
Russia all’opera – La rete di beneficienza fatta dai privati mette in moto una circolazione di bene in cui ognuno dà il meglio di sé, superando barriere etniche e d’ogni genere. Dietro ai «grandi papà» si intravede la disponibilità di tanti