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1 Dicembre 2023
Cento anni fa nasceva il lager delle Solovki
Nell’ottobre del 1923 il grande monastero ortodosso situato su un’isola del Mar Bianco fu trasformato in una nuova istituzione che avrebbe avuto un grande futuro: «campo di lavoro a destinazione speciale». Solženicyn lo chiamò: tumore madre…
Il 13 ottobre 1923 veniva istituito il «lager a destinazione speciale delle isole Solovki», la «madre» di tutti i campi di lavoro sovietici.
Le isole, nonostante il clima inospitale (sorgono a soli 160 km dal Circolo polare artico), attirarono gli abitanti della terraferma fin da tempi immemorabili. All’inizio del XV secolo sull’arcipelago sorse un monastero ortodosso, e in breve le Solovki divennero il baluardo della vita spirituale della Russia settentrionale; furono un centro di progresso tecnologico e una meta di pellegrinaggi per tutto il paese fino alla presa di potere dei bolscevichi: già nel 1920 sul territorio del monastero fu creato un campo di concentramento per i prigionieri della guerra civile, che tre anni dopo avrebbe dato vita al lager vero e proprio, inizialmente previsto per 8000 persone.
Guarda anche:
Ritorno alle Solovki, le isole del martirio, dalla serie I militi ignoti della fede
(sfondo immagine d’apertura: sergeigussev, Pixabay)