13 Agosto 2021

Archivi Stasi: il coraggio di guardare il passato

David Rieß

Come consolidare lo studio del passato? In Germania si è passati alla seconda fase della memoria inserendo gli archivi del periodo comunista nell’Archivio di Stato.

Dal 17 giugno l’Autorità per la documentazione della Stasi (l’ex polizia politica tedesco-orientale) è stata integrata nell’Archivio federale tedesco. Per la collettività e gli studiosi interessati al passato totalitario nell’allora Germania Est, i documenti restano consultabili e rimarranno a Berlino, simbolicamente custoditi nell’ex-sede del Ministero per la Sicurezza di Stato e nei cinque Länder «orientali». Esternamente tutto come prima, dunque, ma grazie a questo inserimento ufficiale nel «patrimonio nazionale» verranno implementate digitalizzazione, conservazione e accessibilità. I numeri sono impressionanti: km di documenti scritti, e quasi 2 milioni di documenti fotografici, 2.876 video e oltre 22mila registrazioni audio.

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David Rieß

(n. 1993) ha studiato storia e germanistica all’università di Heidelberg. Si è laureato nell’agosto 2019 con una tesi sui romanzi di guerra tedeschi della Repubblica di Weimar.

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