17 Febbraio 2020

L’umanità è sempre in crisi, è normale

Savva Mažuko

Un giovane monaco ortodosso parla senza remore del mondo, della Chiesa, di politica e nazionalismo e della libertà in Cristo. Dall’intervista andata in onda sul canale ortodosso Spas nell’ottobre 2019 (a cura di Serafim Sašliev).

Lei, padre Savva, è monaco. Noi laici pensiamo che i monaci siano persone particolari, nel senso che devono fare una vita di rinunce, di ascesi, di umiltà. Potrebbe spiegarci qual è il limite oltre il quale i monaci non possono spingersi? Il monachesimo oggi non è forse in crisi?
Ottima domanda. L’umanità è costantemente in crisi, è normale. Il monachesimo anticamente ha conosciuto un’enorme varietà di regole. Esiste una splendida espressione: non si entra nel monastero altrui con la propria regola. Anticamente ogni monastero aveva il proprio statuto. Ad esempio, se si trattava di una comunità di monaci dotti, questi potevano tradurre i Padri, studiare la storia, la filosofia, pubblicare libri. Altri magari si dedicavano all’insegnamento o ad altre attività. Erano comunità di persone con lo stesso ideale, che si mettevano insieme in Cristo e pronunciavano dei voti concreti che potevano variare molto da monastero a monastero. …Tutta l’ascetica, tutta la liturgia della Chiesa russa sono strettamente legate allo stile di vita monastico. La nostra liturgia è di origine monastica, anche l’osservanza dei periodi di digiuno è regolata dal Tipikon, la regola dei monasteri maschili che alla fine del XVII secolo fu adottata per tutta la Chiesa non si sa perché, sicuramente per un malinteso. A parer mio, perché la Chiesa russa diventi adulta bisogna che i monaci trovino la propria strada in un clima di fiducia all’interno della Chiesa stessa e che i laici influiscano attivamente sulla liturgia, sull’ascetica, che dichiarino apertamente qual è la loro vocazione. Che non siano obbligati a vivere come dei monaci, a ritenere che l’unico vero cristiano è il monaco. Ma nella nostra coscienza religiosa di fatto siamo abituati a pensare che solo il monaco può essere un vero cristiano. Ciò è falso, profondamente falso, è frutto, appunto, di un malinteso.

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Savva Mažuko

Nato nel 1976, è archimandrita; teologo, docente e pubblicista, vive nel monastero di San Nicola a Gomel’, in Bielorussia.

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