3 Giugno 2016

Tempi duri per le ONG russe

Elena Fieramonti

Le organizzazioni benefiche e di volontariato vivono giorni difficili in Russia. Sono un sintomo di vitalità della società civile ma la politica le guarda con sospetto. Riusciranno i cittadini a farsi sentire?

In questi giorni in Russia il variegato mondo degli enti caritativi e assistenziali, delle fondazioni di beneficenza dai significativi nomi «I nostri bimbi», «Dona la vita», «Fede», «Vecchiaia felice», «Volontari in aiuto degli orfani» e infiniti altri, in una parola, ONG a carattere sociale-assistenziale, è in subbuglio. E una buona ragione c’è. Il 20 aprile il parlamento ha approvato in prima lettura gli emendamenti alla legge sulle organizzazioni non governative. Se questi emendamenti saranno approvati nella forma attuale, l’attività delle ONG in Russia verrà gravemente ostacolata.

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Elena Fieramonti

Laureata in Fisica, ha insegnato matematica in Unione Sovietica sin dal 1982 (a Mosca), poi dal 1991 ha insegnato italiano a Novosibirsk e Omsk. Attualmente è insegnante di lingua e cultura italiana presso l’Università statale umanistica di Mosca.

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