31 Dicembre 2019

Io spero nella rivoluzione interiore

Ol'ga Sedakova

Ol’ga Sedakova compie 70 anni. Grande poetessa e finissima traduttrice, Sedakova è uno dei maggiori pensatori presenti oggi in Russia, punto di riferimento per molti. In questa recente intervista rilasciata al sito tayga.info ha condiviso alcune riflessioni e le sue speranze.

Sappiamo che tra i suoi maestri ci sono stati Lotman, Averincev, Bibichin, persino, per un certo tempo, Venedikt Erofeev. Come sceglieva i suoi maestri? Cosa ha ricevuto da ciascuno di loro?
Io chiamerei maestri delle persone con cui ho avuto veramente un rapporto diretto. Perché, in fondo, si può imparare anche da Goethe o altri, ma definirsi discepoli di Goethe non si può. Io chiamo maestri quelli con cui c’è stato un rapporto, un dialogo diretto, che mi hanno detto qualcosa ma coi quali anche io, come allieva, ho passato un esame (non necessariamente in senso scolastico).
Penso che l’incontro con dei maestri sia un aspetto insolito della mia vita. Più vivo e più capisco la fortuna che ho avuto. È successo che, a partire dalle elementari, ho sempre avuto degli insegnanti meravigliosi, persino nelle materie per le quali non potevo suscitare in loro nessun interesse. Ad esempio in matematica o musica.

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Ol'ga Sedakova

Poetessa, scrittrice e traduttrice moscovita, è docente alla Facoltà di Filosofia dell’Università Statale Lomonosov. Erede della tradizione della grande cultura russa, la sua opera è tradotta in numerose lingue e ha ottenuto riconoscimenti, quali il premio Solov’ëv e il premio Solženicyn.

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