11 Gennaio 2021

Tempo di bilanci per la Chiesa russa

Giovanna Parravicini

Il patriarca Kirill ha comunicato all’assemblea diocesana di Mosca che nel 2020 la frequenza nelle chiese è calata del 30%. Secondo due sacerdoti ortodossi recentemente intervistati, le condizioni dettate dalla pandemia hanno messo in luce una crisi in corso da tempo. Come il duro bilancio di quest’anno può trasformarsi in una prospettiva di cammino.

Padre Aleksej Uminskij: La riscossa dell’io

La sua parrocchia, in pieno centro di Mosca, è tra le più vivaci e attive. Ai parrocchiani padre Aleksej propone da anni una vita comunitaria che comprende legami di amicizia, di aiuto reciproco, di solidarietà, di impegno culturale, di responsabilità sociale. Ma anche nella sua parrocchia l’ondata covid ha spazzato via molte forme che sembravano essere ormai ben consolidate. Dopo mesi di lockdown, le chiese oggi si sono riaperte, ma la vita delle comunità, come eravamo abituati a vederla, sembra morta.

Padre Georgij Mitrofanov: Amare di più la libertà

«Non è un problema di covid, mascherine o cucchiaini monouso per la comunione: il problema è la crisi della coscienza ecclesiale». Così, perentorio e radicale come sempre, padre Georgij, uno dei più importanti storici della Chiesa in Russia, apre la sua conversazione con Marija Božovič.
Alla domanda dell’intervistatrice: «Nel 2020 molti di noi sono stati privati della possibilità di andare in chiesa, si è discusso sull’uso di mascherine e guanti, su come comunicare i fedeli. A parecchi è sembrata una limitazione della nostra libertà. Ma che cos’è, in realtà, la libertà per la Chiesa?», padre Georgij ha risposto innanzitutto da storico:

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Giovanna Parravicini

Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana. Specialista di storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e di storia dell’arte bizantina e russa. A Mosca ha collaborato per anni con la Nunziatura Apostolica; attualmente è Consigliere dell’Ordine di Malta e lavora presso il Centro Culturale Pokrovskie Vorota. Dal 2009 è Consultore del Pontificio Consiglio per la Cultura.

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