16 Gennaio 2024

Fairytale: l’inferno secondo Sokurov

Giovanna Parravicini

Frutto di una creatività difficile e piena di tormento, l’ultimo film del regista Sokurov rievoca il dramma della storia immerso nell’eterno.

Si intitola Skazka – favola, ma è piuttosto una «discesa agli inferi»: l’ultimo film di Aleksandr Sokurov ricorda da vicino la prima cantica della Commedia dantesca, dove però il posto dei potenti del Medioevo viene preso da Hitler, Stalin, Mussolini e Churchill, errabondi – ciascuno in più ipostasi (vecchio, giovane, in uniforme, in borghese) – entro un paesaggio onirico, in cui si alternano fondali nebbiosi, alberi contorti, creature mostruose che ricordano da vicino le illustrazioni dell’Inferno di Gustave Doré, rappresentazioni di terrificanti masse oceaniche di folle che si sollevano a osannare (o sommergere?) i loro idoli, che le osservano dagli spalti di labirintici edifici somiglianti al mausoleo sulla Piazza rossa.

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Giovanna Parravicini

Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana. Specialista di storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e di storia dell’arte bizantina e russa. A Mosca ha collaborato per anni con la Nunziatura Apostolica; attualmente è Consigliere dell’Ordine di Malta e lavora presso il Centro Culturale Pokrovskie Vorota. Dal 2009 è Consultore del Pontificio Consiglio per la Cultura.

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