13 Aprile 2022

Russia: combattere il nemico con la virtù di Stato

Carlotta Dorigo

Uno dei temi ricorrenti nella propaganda russa di questi ultimi tempi è quello di una Russia che sarebbe accerchiata dall’espansionismo e dall’odio occidentale e che in questo odio troverebbe una giustificazione per una politica aggressiva nei confronti dell’Occidente stesso e repressiva all’interno del paese.

Ci è parso opportuno ricostruire la formazione e l’articolarsi di questa narrativa attraverso la ripresa di alcuni documenti interni, capaci di mostrare una realtà completamente diversa rispetto a questa narrazione. Il primo è la bozza di un decreto sui «valori tradizionali» eletti a fondamento dello Stato. La sindrome da accerchiamento che soffoca il paese vi appare in tutte le sue cause reali.

Mentre in Ucraina imperversa la guerra, in Russia alcuni fatti, come le repressioni delle proteste no alla guerra, la liquidazione dell’emittente Echo Moskvy e dell’associazione Memorial, la chiusura di Novaja gazeta, solo per citare i più recenti, diventano una chiave di lettura utile per capire come si sta muovendo la leadership sul fronte interno, che è l’altra faccia della medaglia di una politica aggressiva e autoritaria.

 

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Carlotta Dorigo

Nata a Portogruaro (VE) nel 1994, nel marzo 2019 ha conseguito la laurea magistrale in Scienze filosofiche presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, discutendo una tesi sulle implicazioni etiche e religiose del pensiero politico di Robespierre.

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