19 Ottobre 2023

Anniversario della fuga

Andrej Zubov

L’Europa è piena di esuli. Gente che chiede di condividere il dolore di un distacco che ha tagliato la carne viva della sua vita. A un anno dalla fuga, lo storico russo Zubov rievoca il dramma straziante che lui e molti suoi compatrioti hanno dovuto affrontare. Spera di tornare nella Russia che ama, un paese assetato di bellezza, bontà e libertà.

Un anno fa, la notte del 29 settembre, io, mia moglie Ol’ga, nostro figlio Daniil e il gatto Martin abbiamo lasciato la casa paterna, in cui ho vissuto quasi quarant’anni, e siamo partiti verso il confine con la Finlandia. La grande auto era stipata fino al tetto di cose, libri, computer e manoscritti. Ce ne andavamo per lungo tempo. Quanto lungo nessuno lo sapeva, e ancor oggi nessuno lo sa. La partenza è stata profondamente tragica. Un ultimo sguardo alla casa amatissima, agli scaffali della biblioteca, un’ultima preghiera davanti alle icone di famiglia.

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Andrej Zubov

Storico e politologo, ex docente all’Istituto per le relazioni internazionali dell’Università MGIMO di Mosca, licenziato per aver criticato, nel 2014, l’intervento russo in Ucraina.
Dirige il Dipartimento di Storia delle religioni presso l’Università ortodossa San Giovanni di Mosca, autore di numerose pubblicazioni, fra cui una Storia della Russia nel XX secolo in due volumi.
Nel 2022 è stato invitato a insegnare all’Università Masaryk di Brno.

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