5 Giugno 2020
«Storie di amicizia e di speranza» • Sergej e Vera Fudel’
I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.
Sergej e Vera Fudel’
Lui viene arrestato a vent’anni, mentre è ancora all’università, per la sua attività a sostegno della Chiesa ortodossa. Lei lo segue al confino, nell’Estremo Nord della Russia, dove si sposeranno nella stanza di uno dei tanti vescovi deportati, e dove nascerà il loro primogenito. La vita di Vera e Sergej Fudel’ si svolge tra mille dolorose peripezie, una serie di arresti e condanne, sullo sfondo della tragedia della Russia nel XX secolo. La casa dei Fudel’ è per vari anni un rifugio per sacerdoti, monache e fedeli perseguitati, si trasforma in una chiesa delle catacombe. Nei lunghi periodi di assenza del marito, pur in condizioni di estrema povertà Vera alleva i loro tre figli educandoli a una carità fattiva, e alla letizia che nasce dalla fede nel miracolo come quotidiana compagnia di Dio. Negli ultimi anni di vita, oltre a mantenere con i figli un’ininterrotta corrispondenza, spinto dall’urgenza di trasmettere alla giovane generazione tutta la ricchezza dell’esperienza della fede vissuta e incontrata intorno a sé, Sergej affiderà alla carta le sue memorie e un prezioso saggio su Dostoevskij.
Per approfondire:
Il volume di N. Balašov e L. Saraskina, Sergej Fudel’: messaggi dal km 101.
Giovanna Parravicini
Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana. Specialista di storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e di storia dell’arte bizantina e russa. A Mosca ha collaborato per anni con la Nunziatura Apostolica; attualmente è Consigliere dell’Ordine di Malta e lavora presso il Centro Culturale Pokrovskie Vorota. Dal 2009 è Consultore del Pontificio Consiglio per la Cultura.
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