24 Gennaio 2017
La fede è dramma, non rifugio
Il regista Zanussi parla della sua Polonia cattolica senza retorica e senza miti. E parla del mondo di oggi, della fede astratta che produce certezze a buon mercato. E della fede che invece non ci toglie il dramma ma offre una prospettiva
Lo abbiamo incontrato a Monza, 77 anni, uno dei più illustri protagonisti del cinema polacco. È stato in Italia per qualche giorno, ha volutamente «staccato» da altri impegni per accompagnare la presentazione italiana del suo ultimo film, Corpo estraneo (2014), che contiene molti temi a lui cari: la libertà, la fede, la morte, la vocazione.
Un tema del suo ultimo film, ci sembra sia quello della fede e delle sue certezze. Oggi un certo fondamentalismo cristiano si pone alla difesa delle certezze, che si desiderano intoccabili. Lei cosa ne pensa?
Io il fondamentalismo lo conosco sotto un altro aspetto: il settarismo, quando si prende un frammento e lo si presenta come il tutto.