6 Aprile 2020

Successi e insuccessi dell’autocefalia ucraina

Kirill Hovorun

Trascorso un anno dall’autocefalia della Chiesa ortodossa di Ucraina, cosa è stato ottenuto in concreto? Non si sono realizzate le speranze dei fautori. Falliti i progetti politici. Ma per la Chiesa la «crisi» è salutare. Autocritica e speranze raccontate dall’archimandrita Kirill Hovorun.

A poco più di un anno dall’ottenimento dell’autocefalia per la Chiesa ortodossa di Ucraina, lei, che ne è stato un deciso fautore, quali insuccessi e quali successi vede? I pronostici si sono avverati o no?
Incomincio dalle attese rimaste deluse. La prima cosa che non è accaduta in questo anno è l’unificazione di tutti gli ortodossi ucraini nella nuova Chiesa. Quando è stata costituita la Chiesa autocefala di Ucraina avevamo questa aspettativa. Alcuni ottimisti pensavano che sarebbe accaduto quasi immediatamente. I più moderati ritenevano che l’esodo massiccio delle comunità dal Patriarcato di Mosca sarebbe iniziato dopo qualche tempo. Invece non è accaduto nemmeno questo. Di fatto il numero dei passaggi è rimasto minimo. Non ci sono statistiche precise ma si parla di circa 500 parrocchie, pochissime. Devo dire che anch’io pensavo che il processo sarebbe iniziato lentamente, ma che poi ci sarebbe stata una crescita esponenziale. Invece non si vede niente di simile, e devo riconoscere di essermi sbagliato.
Ora però capisco che questo non è un grande problema. Per l’Ucraina è un bene che ci convivano due strutture ortodosse parallele, entrambe canoniche che, per usare un’espressione mondana, si fanno concorrenza.

Quanto ai problemi della nuova Chiesa, citerei la divisione che sta cercando di creare l’ex primate del Patriarcato di Kiev, Filaret. Questi ha raccolto attorno a sé un piccolo gruppo di sostenitori, si è messo a consacrare vescovi e continuerà a farlo. Il gruppo che si è staccato non è grande, ma ha un valore simbolico, dice che all’interno della nuova Chiesa sono presenti delle linee di divisione. Per altro, la situazione è ambigua, perché di fatto è solo Filaret che si considera fuori dalla Chiesa ortodossa di Ucraina, mentre la Chiesa stessa non riconosce il suo allontanamento e continua a considerarlo come il metropolita di Kiev a emerito.

 

 

 

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Kirill Hovorun

Al secolo Sergej Hovorun. Nato nel 1974, è archimandrita e sacerdote della Chiesa ortodossa ucraina (Patriarcato di Mosca). Pubblicista e teologo, è collaboratore scientifico di due università americane.

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