23 Luglio 2023

Papà ci diede un bacio, e fu tutto…

Redazione

Una storia d’altri tempi ripescata dagli archivi di Memorial, e pubblicata sul sito takiedela.ru. Svetlana Daukst orfana a causa delle purghe staliniane, rimane devota a Stalin. E non riesce a giudicare ciò che le è successo. Lei stessa stritolata dalla mentalità totalitaria.

Sveta, dieci anni, sta davanti alla porta dell’appartamento n. 9 dell’edificio all’angolo di via Brest. È vissuta lì fino a che non hanno arrestato i genitori, prima il padre e poi la madre. Ora la bambina fissa la porta chiusa e aspetta impaziente che uno sconosciuto arrivi ad aprirle. Oltre la porta si sente un forte abbaiare. È quasi Capodanno.

Svetlana Daukst non ha mai più rivisto il buffet con i gigli nel palazzo all’angolo di via Brest. Ma grazie alle zie e al matrimonio della madre, ha potuto tornare a Mosca e rimanere nella sua città natale. Non tutti i figli del GULag hanno avuto questa opportunità: molti di loro aspettano da settant’anni la possibilità di poter tornare a casa. Solo pochi l’ottengono, e ogni anno sono sempre meno.


Fonte: Svetlana Kovalenko, Viktorija Arakeljan per Takiedela.ru

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